Sempre più scatenate le agenzie di rating mondiali. E sempre più pronte a emettere giudizi contro un’Europa che vive da mesi una vera e propria crisi di fiducia, alimentata dallo spettro dei conti pubblici e, peggio ancora, dal rischio di default di alcuni paesi periferici.
L’ultima stangata è arrivata oggi, con Moody’s che ha tagliato il rating dell’Irlanda, portandolo da ‘AA2’ a ‘BAA1’. L’agenzia di rating ha aggiunto che l’outlook è negativo: ergo, l’Irlanda rischia un ulteriore downgrade. Con il giudizio a BAA1, non si può non notare, come afferma anche il Wall Street Journal, che il rating è appena tre notch al di sopra di quei giudizi che mostrerebbero l’Irlanda alla stregua di un investimento speculativo.
La notizia della bastonata di Moody’s contro l’Irlanda era comunque nell’aria: l’agenzia aveva infatti messo sotto osservazione il paese parlando dell’arrivo di un possibile downgrade agli inizi di ottobre. La decisione è stata commentata con le condizioni in cui versano i conti pubblici del governo di Dublino, che potrebbero peggiore a causa delle pressioni esercitate dalle banche in difficoltà e anche per un’economia, quella irlandese, che potrebbe crescere in modo meno sostenuto rispetto alle attese.
Immediata la reazione dell’euro, che subito dopo la notizia è sceso sotto quota 1,33 dollari, per poi recuperare tale soglia. Al momento, la valuta europea si attesta a 1,3312. La moneta unica ha però toccato anche il minimo record sul franco svizzero a 1,2722. Moody’s ha effettuato un taglio di ben cinque gradini sul rating dei conti pubblici irlandesi.
“Mentre ci apprestiamo a entrare nell’anno nuovo, la crisi (dei debiti pubblici) sembra risuonare sempre di più, e le preoccupazioni sui finanziamenti di cui avranno bisogno i governi dell’area Euro l’anno prossimo aumentano anche esse”, ha detto un analisti intervistato da Daiwa Capital Markets in una nota diffusa dal Wall Street Journal.
Intanto, nella giornata di ieri, sempre Moody’s ha messo sotto osservazione il rating della Grecia (Ba1), per una possibile sforbiciata dopo quella dello scorso aprile.
“La decisione di una possibile revisione e’ stata determinata dall’aumento delle incertezze su 1) la capacita’ della Grecia di ridurre il suo debito a livelli sostenibili; 2) il calo sostanziale delle entrate osservate nel 2010; 3) il livello e le condizioni di un intervento che risulterebbe necessario nel caso l’accesso al mercato del paese sia limitato”, si legge nel report.
E che dire della collega S&P, che lo scorso 30 novembre messo sotto osservazione il rating a lungo e breve termine del Portogallo(Ba1)?
La stessa S&P ha fatto prima di Moody’s, nel punire l’Irlanda quando a fine novembre ha tagliato il rating da ‘AA-‘ ad ‘A’.
E che dire poi dell’altra notizia rimbalzata negli ultimi giorni, ovvero quella di Standard & Poor’s, che ha mutato a “negativo” l’outlook niente di meno che del Belgio? Il giorno dopo, ovvero il 15 dicembre, Moody’s ha poi messo sotto osservazione il rating della Spagna.