Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi swap sono saliti su tutta la curva, mentre sul comparto governativo non ci sono stati grossi movimenti. Non si arresta la corsa dell’Euribor tre mesi fissato ieri a 1,332%. Gli spread sui periferici sono saliti, guidati da timori di possibile ristrutturazione del debito greco. Lo spread Grecia-Germania è salito a 984 pb da 948 del giorno prima, mentre i Cds a cinque anni hanno registrato un nuovo record a 1097.
Le tensioni sulla Grecia sono state scatenate da: 1) un’intervista del ministro delle finanze tedesco secondo cui a giugno è atteso un rapporto dettagliato sulla sostenibilità del debito greco e se questo dovesse riscontare dei dubbi, allora dovranno essere adottate altre misure; 2) l’intervista ad Ft del ministro delle finanze greco secondo cui la Grecia avrebbe bisogno di più tempo per convincere gli investitori della sua capacità di riformare i conti pubblici.
In mattinata Moody’s ha ridotto il rating dell’Irlanda di due notch a Baa3 da Baa1, portandolo all’ultimo livello di investment grade, lasciando l’outlook negativo. Secondo l’agenzia la ristrutturazione del debito non è uno scenario plausibile per l’Irlanda. In Area Euro infine sta pesando l’attesa per le elezioni finlandesi della prossima domenica, importanti per giungere ad una decisione definitiva sulle modalità di finanziamento del fondo Efsf oltre che sull’approvazione del paino di aiuti al Portogallo.
Secondo gli ultimi sondaggi, la coalizione dei partiti più europeisti sarebbe al 52%. Nelle ultime settimane ha registrato un rialzo dei consensi il partito antieuropeista “True Finns”.
Il governo tedesco ieri ha alzato le stime di crescita del Pil del 2011, portandole al 2,6% dal precedente 2,3%, mentre per quest’anno è atteso un incremento dell’inflazione del 2,4% e per il prossimo dell’1,9%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo a fronte di listini azionari sostanzialmente stabili. La camera ha approvato l’accordo sul taglio del deficit di 38Mld$ per l’anno fiscale in corso. L’approvazione del Senato dovrebbe arrivare oggi stesso.
Sul fronte macro le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione hanno superato la soglia di 400.000, a fronte invece di un calo dell’”insurance unemployment rate” al 3,1% dal 3,3%, un dato quest’ultimo ben correlato con il tasso di disoccupazione. Tali indicazioni evidenziano ancora la presenza di luci ed ombre nel comparto occupazionale, il cui recupero è stato più volte definito troppo lento da Bernanke.
Nel frattempo sono continuate le dichiarazioni di membri Fed che hanno confermato la presenza di un molteplicità di view sul tema del QE. Ieri, El- Erian, esponente di Pimco, ha dichiarato che l’ipotesi di un QE3 sarebbe pessima per la Fed. Oggi l’attenzione sarà soprattutto sui dati sull’inflazione, oltre che sulla produzione industriale di marzo.
Valute: giornata nuovamente all’insegna della volatilità per il cross euro/dollaro che è scivolato sotto quota 1,44 in seguito a rinnovati timori sui paesi periferici dell’area euro ed in particolare la Grecia. Durante la sessione Usa, l’euro è però riuscito a recuperare grazie ad un differenziale dei tassi che continua a supportare la moneta unica. Per oggi la prima resistenza si colloca in area 1,45, successiva a 1,4580. Importante supporto a 1,4370/1,44.
Nel frattempo, l’incontro tra i paesi del BRICS in Cina, ha portato alla richiesta di un nuovo sistema monetario internazionale, meno imperniato sul dollaro , con un peso crescente dei diritti speciali di prelievo. Oggi inizia il G-20 dei ministri finanziari, che avrà come tema principale le modalità di verifica degli squilibri dei singoli paesi.
Yen in apprezzamento sia verso euro sia dollaro durante la notte sulla scia del calo dei listini azionari nipponici. Verso euro il cross si era spinto nella giornata di ieri sotto quota 120, per poi recuperare durante la sessione americana. Per oggi il supporto si colloca nel range 119,50/120 mentre la prima resistenza si trova a quota 121,50. Verso dollaro sempre valido il supporto in area 83. Continua la fase di apprezzamento dello yuan verso dollaro dopo che i dati macro pubblicati durante la notte hanno evidenziato un’inflazione in accelerazione al 5,4% a/a, livello massimo dal luglio del 2008 ed una crescita del Pil nel primo trimestre dell’anno del 9,7% a/a.
Materie Prime: chiusura di giornata piuttosto negativa per le principali commodity. Ancora in rialzo il greggio Wti (+0,9%) sopra i 108 $/b, in calo invece il Brent (-0,4%). Positivi i metalli preziosi con l’argento (+3,5%) che ha segnato un nuovo massimo dal 1980, al di sopra dei 42 $/oncia; mentre l’oro (+1,1%) ha chiuso sopra quota 1470 $/oncia. Chiusura mista per le agricole: positivi il cacao (+0,6%) e caffè (+0,6%), in calo invece grano (-1,6%) e zucchero (-1,4%). Negativi i metalli industriali.
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