Società

Pimco: la crescita del Pil Usa è ancora insufficiente

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New York – I dati economici diffusi recentemente dal fronte economico Usa, compreso quello di oggi relativo al mercato del lavoro , non convincono più di tanto Bill Gross, il gestore di Pimco, fondo obbligazionario numero uno al mondo.

“Il settore privato sta andando avanti, come evidenziato dai numeri di oggi, ma la crescita avviene a un passo misurato – ha detto, nel corso di una intervista radiofonica rilasciata al programma “Bloomberg Surveillance” – Su base annua la crescita reale del prodotto interno lordo (americano) si attesta al 2%, mentre il Pil nominale è solo al 3,9%. Ciò non è sufficiente a sostenere sia gli asset che il mercato del lavoro, e non è sufficiente neanche ad allontanarci dal problema del debito crescente”. Insomma, questi dati “non sono abbastanza”.

Secondo Gross, la crescita dell’occupazione probabilmente sarà solida nei prossimi mesi; tuttavia gli investitori capiranno come stanno davvero le cose, quando la Fed ritirerà le proprie misure di quantitative easing Q2 nel mese di giugno. E’ allora che arriverà il momento della verità, anche per i mercati azionari.

Da segnalare che, da quando la Fed ha messo in atto il secondo round di acquisti di titoli nel mese di novembre – misura volta tra le altre cose anche a incrementare i prezzi degli asset – lo S&P 500 ha continuato a crescere. E’ vero che dagli inizi di maggio l’indice azionario ha perso il 2,1% circa, ma è altrettanto vero che, poco prima, il 29 aprile scorso, si è attestato al massimo dal 5 giugno del 2008.

“Non posso immaginare – ha continuato Gross – che la situazione migliori in modo notevole e più che altro noi crediamo nell’avvento di una “nuova normalità”, ovvero di un’era caratterizzata da ritorni più bassi e dal rallentamento della crescita economica, e anche da una maggiore regolamentazione da parte del governo e da un minore ruolo degli Stati Uniti nell’economia mondiale.