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Pimco: Germania in recessione, state lontani dal debito Ue. S&P500 -43%?

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New York – Non sono ottimistiche le previsioni del piu’ grande fondo obbligazionario al mondo sui mercati azionari americani e sull’economia di due paesi, Usa e Germania, che per ora hanno tenuto bene alle pressioni che esercita la crisi del debito europeo.

Il manager del fondo (oltre $1 trilione in gestione) Mohamed El-Erian sostiene che la sua societa’ prevede di fare investimenti basandosi su un’economia statunitense “debole”, con il report occupazione di venerdi’ che deludera’.

“La nostra strategia si basa su un’economia debole”, ha dichiarato ieri ai microfoni dell’emittente CNBC. “L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno e’ un ripetersi di quanto visto nel 2008, 2009 e 2010, anni in cui dopo un inizio sostenuto, le borse hanno riscontrato poi dei cali”.

Per questo e altri motivi la Federal Reserve “deve fare di piu’ per rilanciare la ripresa, non perche’ lo voglia, ma perche’ lo deve fare”. Tale programma di aiuto potrebbe riguardare acquisti di Treasuries nella forma di un’Operation Twist, secondo il CEO del piu’ grande fondo di bond mondiale.

Sempre per El-Erian l’Europa finira’ in recessione, e anche la Germania. “Sara’ l’anello forte della catena, ma non potra’ evitare di finire coinvolta”, secondo l’amministratore delegato di Pimco, che consiglia di mantenere un approccio estremamente cauto quando si tratta di investire sui debiti sovrani.

Il PMI tedesco e’ sceso in ai minimi di 33 mesi nell’ultimo mese, attestandosi a quota 46,2, in flessione da 48,4. Analizzando le singole componenti, si tratta del primo calo della produzione da dicembre dell’anno scorso. Stupisce il tracollo dei nuovi posti di lavoro, in particolare nel settore export.

“Meglio non esporsi in prima persona, perche’ c’e’ la seria possibilita’ di un altra svalutazione del debito”. Il suggerimento di Pimco ai suoi clienti e’ di investire basandosi sui fondamentali, puntando sulle societa’ con molta liquidita’ in cassa e bilanci solidi.

“La Fed dovrebbe essere la ciliegina sulla torta e non la torta”, ha osservato El-Erian con una metafora.

Anche altri esperti di macroeconomia e mercati hanno avvertito che gli Stati Uniti si preparano ad attraversare un periodo difficile.

“Il report occupazionale di marzo – che ha ampiamente deluso – e’ solo l’inizio del momento no per le spese al consumo Usa che fara’ ritornare il paese in una fase di recessione, debilitando anche i titoli azionari e rivitalizzando il mercato del debito fisso”, secondo l’investitore e gestore di fondi Gary Shilling, collaboratore della rivista Forbes.

Secondo gli economisti le borse andranno male, con l’S&P 500 visto in tracollo di -43%, previsione questa a cui mette la firma Shilling. Molto bene invece Treasury a medio-lungo termine: i rendimenti dei 30 anni scenderanno al 2,5%, i decennali all’1,5%.

Shilling non prevede una correzione a breve termine: “gli utili societari all’estero non sono buoni per via della seconda fase di recessione in cui e’ entrata l’Europa e per via del rafforzamento del dollaro”, ha dichiarato l’investitore in un’intervista concessa a Bloomberg television.

“A un atterraggio duro in Cina seguira’ una recessione moderata in Usa, che pagheranno il prezzo di un calo progressivo dei consumi”, tanto vitali per la maggiore economia al mondo.