(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono rimasti poco variati in un contesto però di forte rialzo delle borse europee. L’indice Eurostoxx 50 si sta progressivamente avvicinando ai massimi toccati ad inizio anno. Continuano ad essere penalizzati i bond della Grecia con lo spread sul decennale Grecia-Germania intorno ai 345pb.
Dopo il rialzo di fine trimestre a causa di fattori tecnici, il tasso overnight Eonia è tornato a calare attestandosi allo 0,325% da 0,401%. Si tratta del valore più basso da circa metà marzo.
Sul fronte macro il dato finale del Pmi manifatturiero relativo all’intera area si è attestato a marzo a 56,6 dal 54,2 di febbraio. Si tratta del valore maggiore dal novembre 2006 ed è una conferma della ripresa in atto. Un dato superiore a 50 indica una fase di espansione.
Bene anche il dato relativo al settore manifatturiero in Uk, salito ai massimi da 15 anni nel mese di marzo. Oggi i mercati resteranno chiusi per festività.
Negli Usa l’indice S&P500 ha segnato il nuovo record da 18 mesi, in una giornata in cui l’indice Ism manifatturiero si è posizionato ai massimi da oltre 5 anni. Notevole la performance della componente nuovi ordini dall’estero, posizionatasi al nuovo record storico.
Il dato lascia aperta la possibilità di una crescita annualizzata del Pil nel primo trimestre anche oltre la soglia del 4% annualizzato. Contemporaneamente, i dati sulle vendite di auto del mese di marzo hanno evidenziato un rialzo del 24% su base mensile, posizionando il numero dei veicoli venduti in termini annualizzati a 11,8 milioni, in base ai dati forniti da Autodata.
Sul fronte obbligazionario il Tesoro Usa ha comunicato che la prossima settimana saranno emessi 82Mld$ di Treasury. Nel frattempo il tasso decennale governativo Usa si è riposizionato in linea con l’analogo tasso swap. Il test delle aste della prossima settimana sarà importante per chiarire quanto di strutturale sta accadendo sul comparto obbligazionario.
Oggi il focus è sui dati sul mercato del lavoro Usa, con un consensus che riflette le attese di un incremento intorno alle 150.000 in parte collegato alle assunzioni di febbraio spostate a marzo a causa delle avverse condizioni meteo ed in parte alle assunzioni del Census Bureau. Si tratta del dato macro più importante del mese prima dell’inizio della stagione delle trimestrali che inizierà il 12 aprile.
Valute: euro in recupero vs. dollaro, pur in un contesto in cui le tensioni sulla Grecia non sembrano ancora rientrare, a giudicare dallo spread vs decennale tedesco ancora prossimo ai 350pb.
Le recenti emissioni della Grecia danno agli operatori l’impressione che almeno per aprile il caso potrebbe rappresentare un mover meno importante per il forex, spostando piuttosto il focus sulle positive notizie macro che arrivano da più parti nel mondo.
In attesa dei dati Usa di oggi, il livello di 1,3560 (livello di chiusura di ieri nella sessione londinese) rimane ancora importante nel breve termine. L’aumento della propensione al rischio tra gli investitori sta contribuendo al deprezzamento dello yen in un contesto di possibili riaperture delle posizioni di carry trading finanziate dalla valuta nipponica.
Verso euro il cross si è portato al di sopra della resistenza 127, avvicinandosi all’area di obiettivo teorico della figura “testa e spalle” confermata pochi giorni fa. Ricordiamo che l’obiettivo tecnico si colloca in area 128–130. Verso dollaro il cross sembrerebbe avere superato la resistenza 93,80. Il prossimo livello di resistenza si colloca a 95.
Materie Prime: giornata positiva per le commodity guidate al rialzo dal settore energetico. In evidenza il gas naturale (+5,6%) dopo l’aumento inferiore alle attese delle scorte Usa. Tra i metalli industriali in evidenza il piombo (+2,9%). Positivi anche i metalli preziosi e gli agricoli. Oggi i mercati resteranno chiusi per festività. Intanto in Cina, il presidente di un’importante società locale ha dichiarato che le acciaierie locali dovranno rassegnarsi ed accettare l’aumento dei prezzi del metallo ferroso imposto da Vale e BHP Billiton pari a +90% con contratti trimestrali anziché annuali. Per ora il governo cinese sembra sempre contrario a tale aumento.
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