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PIL: NEL 2004 CRESCITA BOOM DELL’ECONOMIA USA

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ROMA, 30 mar – Il prodotto nazionale lordo statunitense nel quarto trimestre ha registrato una crescita del 3,8%, mentre per l’ intero 2004 il tasso di sviluppo dell’ economia è stato del 4,4%, ai massimi dal 1999 e nettamente sopra il +3,0% segnato nel 2003.

Sono queste le indicazioni venute oggi in sede di comunicazione del dato definitivo sul pil dell’ ultima parte dell’ anno, che ha evidenziato peraltro una performance da record dei profitti aziendali, saliti a 973 miliardi di dollari (cifra corretta in base alla stagionalità ed annualizzata), un balzo del 12,5% che è il più consistente da tre anni esatti.

Nel precedente trimestre, al contrario, gli utili societari erano diminuiti del 4,2%, a causa peraltro dei danni provocati dagli uragani. Il dato odierno conferma che l’ economia statunitense è in piena salute, anche se il tasso di crescita relativo al quarto trimestre è inferiore alle previsioni degli analisti, che puntavano su un +4,0%.

Il fatto che le statistiche finali siano rimaste sotto le attese potrebbe gettare un’ ombra di dubbio sulla sostenibilità nei prossimi trimestri del ritmo di crescita attuale, con gli economisti che in ogni caso puntano su una crescita media del 3,7% nel 2005.

Fra le voci che sono state oggetto di revisione più significativa in sede di dato definitivo, rispetto alla stima precedente, figurano le scorte, cresciute sempre nel quarto trimestre per un controvalore di 47,2 miliardi di dollari contro i 51,0 miliardi della precedente rilevazione.

La rettifica al ribasso di questo dato viene interpretata positivamente dagli osservatori, in quanto un andamento più contenuto delle scorte significa che la produzione dovrà rimanere sostenuta, per fronteggiare una domanda che appare sempre forte.

Quanto all’ inflazione, il dato sul pil trimestrale segnala qualche preoccupazione in più, considerato che l’ indice dei prezzi misurato sulla base dei beni e servizi acquistati dai consumatori ha segnato un incremento dell’ 1,7% su base annua, contro il +1,6% del trimestre precedente.

Gli economisti guardano con attenzione alla dinamica inflattiva, in vista delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, che fino ad oggi ha peraltro mantenuto un atteggiamento misurato nel condurre la lunga serie di rialzi del costo del denaro in atto dal giugno dello scorso anno.

Tornando ai profitti, il dato contenuto nel pil fa riferimento agli utili dopo le tasse, rettificati in base alla consistenza del magazzino ed alla svalutazione dei beni strumentali.

Le indicazioni venute oggi sono in conclusione incoraggianti, anche perché fra pochi giorni scatterà la raffica delle comunicazioni trimestrali riferite al primo trimestre, con gli analisti che propendono per una crescita dell’ 8,1% media dei profitti da parte delle società dell’ indice S&P 500.