Torna a livelli espansivi in Italia l’andamento dell’economia sui primi sei mesi dell’anno, prevede l’Ocse, sebbene con una dinamica che tende al rallentamento.
Una questione generalizzata all’economia globale, per cui la ripresa prosegue, ma appunto secondo l’ente parigino perdendo slancio sull’inizio del 2010 e comunque procedendo “a velocità variabili” tra i diversi paesi e regioni.
“Negli Usa e in Giappone il Pil dovrebbe continuare ad espandersi di una misura superiore rispetto ai maggiori paesi dell’area euro”, rileva il capo economista Pier Carlo Padaon, nell’editoriale delle valutazioni di interim pubblicate oggi.
Sull’Italia relativamente al primo trimestre del 2010 l’Ocse stima una crescita del Pil dell’1,2 per cento nel confronto su base annua, e dello 0,5 percento sul secondo trimestre, a fronte del meno 1,3 per cento su base annua accusato negli ultimi tre mesi del 2009.
L’ente parigino mette le mani avanti: questi dati previsionali sono soggetti a cospicui margini di errore, 1,4 punti sui primi tre mesi e 1,6 punti sul secondo trimestre.
La performance attesa sull’Italia è inferiore a quella generale prevista sul G7: Pil più 1,9 per cento annuo sui primi tre mesi e più 2,3 per cento sul secondo trimestre.
Tuttavia è migliore delle attese sulla Germania relative al primo trimestre, meno 0,4 per cento, sebbene la locomotiva tedesca dovrebbe tornare a macinare un solido più 2,8 per cento nel secondo trimestre, stima l’Ocse.
Nel frattempo, pochi minuti fa sono stati diffusi i dati sull’economia dell’Eurozona, che indicano un quadro non proprio grigio, che non sembra ancora aver visto segnali di una vera ripresa, in contrasto con le indicazioni positive arrivate da altre aree del globo, come l’Asia e gli Stati Uniti.
L’economia dell’Eurozona è rimasta infatti pressoché piatta nel quarto trimestre del 2009, un dato peggiore rispetto alla stima preliminare che indicava una crescita, seppur esigua, dello 0,1%. Il dato tendenziale risulta in flessione del 2,2%.
Questa lettura appare peggiore delle attese degli economisti che confermavano una crescita dello 0,1% mensile ed un calo del 2,1% annuale.
Per vedere una vera ripresa bisognerà dunque aspettare i dati del primo trimestre 2010, ma l’attività dovrebbe aver registrato progressivi miglioramenti nei primi tre mesi di quest’anno, come confermano anche i dati sui PMI manifatturiero e dei servizi pubblicati in questi ultimi giorni.