Società

Pil Italia: che delusione, fa peggio della Spagna. Crescita: non pervenuta

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – Dai preliminari sul Pil che si sono avvicendati stamane risulta evidente come il prodotto interno lordo italiano si confermi fanalino di coda rispetto agli altri paesi. L’Istat ha comunicato infatti che nel primo trimestre il Pil italiano ha messo a segno una crescita decisamente anemica, e pari allo 0,1%; peggio della Spagna, che ha assistito a una crescita dello 0,3%.

Locomotiva dell’Europa si è confermata la Germania, ma anche la Francia ha fatto bene. Focus in particolare sul Pil tedesco , che ha messo a segno una crescita dell’economia del 4,9% su base annua;in Francia,il Pil ha messo a segno un aumento dell’1% su base trimestrale: si è trattato del dato migliore dal 2006.

Arriva contestualmente alla pubblicazione dei dati di cui sopra anche la decisione della Commissione dell’Unione europea di tagliare le stime sul Pil italiano. La Commissione ha tagliato le previsioni sull’economia italiana relativa al 2011 dal +1,1% all’1% e quelle del 2012 dal +1,4% al +1,3%. Parlando del caso Italia, nelle sue previsioni economiche di primavera, la Commissione afferma che l’Italia sta sperimentando una “ripresa moderata”, dopo la crisi del 2008-2009, con una crescita del Pil prevista in calo di circa mezzo punto percentuale sotto la media dell’Eurozona in entrambi il 2011 e il 2012.

Secondo la Commissione, continueranno a pesare sulla ripresa le vecchie e note “debolezze strutturali” dell’economia del Paese; la buona notizia, tuttavia, è che tornerà l’avanzo primario nei conti pubblici, previsto a circa lo 0,75% del Pil già nel 2011, e il 2% nel 2012, mentre l’aumento del debito pubblico toccherà il suo picco nel 2011 (al 120,3%) per ricominciare a scendere nel 2012 (119,8%).

L’inflazione, in aumento come in tutta Europa, non crescerà più che la media dell’Eurozona, attestandosi sul 2,6% nel 2011 e sull’1,9% nel 2012, nonostante i previsti aumenti dei prezzi dell’energia, dovuto in particolare alle tensioni geopolitiche nella regione del Nord Africa (che tuttavia potrebbero provocare rialzi più marcati, avverte la Commissione). Il deficit, grazie in particolare al contenimento della spesa pubblica, appare sostanzialmente sotto controllo e minore della media dell’Eurozona: secondo le previsioni, scenderà dal 4,6% del 2010 al 4,0% del Pil nel 2011 e al 3,2% nel 2012 (rispetto al 4,3 e al 3,5 per cento nell’Eurozona.