(Teleborsa) – L’Istat taglia le stime comunicate lo scorso 12 maggio sul Pil: la crescita, nel primo trimestre, è stata dello 0,4% congiunturale anziché dello 0,5%, e dello 0,5% tendenziale anziché dello 0,6%. La crescita acquisita per il 2010 è pari a +0,5%. All’aumento del Pil ha contribuito la domanda estera per 0,5 punti percentuali, apporto limato al ribasso dalla variazione delle scorte. In termini congiunturali, a trainare la ripresa sono in particolare le esportazioni: il contributo alla crescita del Pil, nel primo trimestre 2010, da parte della domanda estera netta (cioè al netto delle importazioni) registra un +0,5%. Un contributo arriva anche dagli investimenti fissi lordi che crescono dello 0,1%. Mentre, è in calo, rispetto al trimestre precedente, il contributo dei consumi finali nazionali che registra un -0,1% (con un contributo nullo da parte delle famiglie residenti e -0,1% per quanto riguarda la spesa della Pubblica amministrazione e delle Istituzioni sociali private). Dall’analisi del valore aggiunto emerge invece che, nel primo trimestre dell’anno, c’è una crescita dell’agricoltura (+3,8%), dell’industria in senso stretto (+1,7%), del settore che raggruppa le attività di commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,7%) e del settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,2%). Mentre si rilevano andamenti congiunturali negativi per le costruzioni (-0,3%) e per gli altri servizi (-0,4%). In termini tendenziali, il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è cresciuto del 2,5%, quello dell’agricoltura dello 0,5%, quello dei servizi dello 0,2%. Il valore aggiunto delle costruzioni, invece, è diminuito del 3,6%.
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