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Pil Cina: il dato allontana ipotesi surriscaldamento. E dunque di nuovi rialzi dei tassi

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(WSI) – In Cina, gli ultimi dati macro evidenziano una crescita in rallentamento e un’inflazione in lieve risalita, confermando il quadro di una seconda economia globale forte ma lontana da ogni ipotesi di surriscaldamento. Gli operatori ritengono che, dopo il rialzo a sorpresa dei tassi di questa settimana, per ora altri interventi in questa direzione non ce ne saranno.

Nel dettaglio, il Pil cinese del terzo trimestre ha mostrato una crescita del 9,6% tendenziale, contro il +10,3% dei tre mesi precedenti. Il dato è comunque leggermente sopra le attese, fissate a +9,5%. Sotto controllo l’inflazione del paese, che si attesta in settembre al 3,6%, in linea con le attese, contro il 3,5% di agosto.

Nel Beige Book di ottobre, la Fed ha descritto una crescita modesta nelle ultime settimane per gli Stati Uniti, confermando l’analisi già espressa il mese scorso quando parlava di “diffuso rallentamento” per la prima economia mondiale. La Fed spiega che le imprese americane faticano ad alzare i prezzi e parallelamente adassumere forza lavoro e ad investire.

Sul fronte macro, l’appuntamento chiave in Europa sono le stime ‘flash’ sulla performance di ottobre del settore manifattura e servizi per la Zona Euro, mentre dagli Stati Uniti sono in arrivo le consuete richieste di sussidi settimanali alladisoccupazione e l’indice della Fed di Philadelphia. Sempre in Europa nel pomeriggio è prevista la fiducia dei consumatori di ottobre.

BORSE EUROPEE

Avvio incerto per le borse europee, con gli investitori cauti sull’attesa di una nuova serie di trimestrali Usa. Il calendario dei risultati corporate, infatti, è molto denso e comprende Fiat e Nokia in Europa e Caterpillar e Amazon in America. A catalizzare l’attenzione degli operatori anche l’apertura in Corea dei lavori del G20 finanziario.

Rimanendo sul fronte dei conti, sotto pressione questa mattina Credit Suisse, che ha visto nel terzo trimestre un utile netto crollato del 74%, deludendo le attese, a riflesso di un rallentamento dell’attività di trading azionario che ha dimezzato i ricavi dell’investment banking rispetto al trimestre precedente. La seconda banca svizzera per valore di mercato ha riportato un utile netto di CHF 609,0 mln, sotto i CHF980,0 mln indicati dagli analisti. L’utile pre-tasse dell’investiment banking si è dimezzato a CHF395,0 mln dalla già non brillante cifra di CHF784,0 mln del trimestre precedente, in quanto l’appiattimento dei mercati ha impedito all’aggressiva strategia di assunzioni di banchieri d’investimento di produrre risultati nel breve.

Riscontri positivi sono invece arrivati da Novartis, che ha presentato utili del terzo trimestre superiori alle attese, e da Danone, che ha riportato una trimestrale in crescita ed ha confermato i target per il 2011.

PIAZZA AFFARI

Attenzione rivolta questa mattina a L’Espresso, che ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato in forte crescita e ricavi stabili. Nei primi nove mesi il risultato netto consolidato è stato pari EUR 36,3 mln dai EUR1,2 mln dello stesso periodo del 2009, mentre i ricavi sono scesi lievemente a EUR 639,5 mln dai EUR 640,9 mln di un anno prima. L’indebitamento netto al 30 settembre si è ridotto a EUR136,9 mln dai EUR208,2 mln di fine 2009. Il gruppo, in una nota, ha sottolineato come il fatturato pubblicitario abbia mostrato una buona dinamica nei primi nove mesi dell’anno e prevede che l’evoluzione resterà ugualmente positiva per l’intero esercizio.

Sul fronte delle banche, gli impieghi complessivi degli istituti italiani al settore privato hanno registrato nel mese di settembre un incremento annuo del 4,06%, massima crescita percentuale da gennaio del 2009 accelerando rispetto al +3,64% di agosto, a EUR1.650 mld dopo i EUR1.637 mld di agosto. La dinamica dei prestiti bancari ha manifestato a settembre un’ulteriore lieve accelerazione, con un tasso di crescita tendenziale pari al +4,06% mentre era +1,3% a settembre 2009.

Bulgari (EUR7,295): è balzata di quasi il 4% ieri dopo che Goldman Sachs ha aggiunto la società nella sua conviction buy list, definendola “fonte di opportunità”. L’agenzia di rating ha reiterato il suo giudizio ‘Buy’, alzando il target price a EUR 10,60 da EUR7,65.

Montepaschi (EUR1,07): Moody’s ha tagliato il rating a lungo termine ad A2 da A1 ed il rating sulla solidità finanziaria a D+ da C- (equivalente a Baa3 sulla scala del rating a lungo termine, dal precedente Baa2). Il Prime-1 rating a breve termine sui depositi è confermato. L’outlook è stabile. La banca ha contestato il downgrade.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, le ricoperture favoriscono un rafforzamento del dollaro questa mattina, dopo i commenti del segretario al Tesro Usa Timothy Geithner che in un’intervista ha parlato di sostanziale allineamento, in questo momento, delle principali valute. A raffreddare il recupero del biglietto verde è l’attesa per il G20 che si apre oggi in Corea, dove l’argomento principale dell’agenda sarà la discussione sugli squilibri valutari internazionali e su un eventuale percorso comune per la gestione del mercato e delle politiche dei cambi.

Il dollaro viene da settimane di forte deprezzamento, schiacciato dall’aspettativa di un nuovo round di allentamento quantitativo da parte della banca centrale americana a sostegno dell’economia del paese. In previsione dell’intervento il mercato ha costruito recentemente numerose posizioni corte sul dollaro. Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambia a 1,3970, mentre lo yen quota a 113,30 sull’euro e a 81,10 sul dollaro.

Sul fronte delle commodities, greggio in calo questa mattina, penalizzato da una combinanzione di fattori. Da una parte il dato sulla crescita cinese in rallentamento, dall’altra l’apprezzamento del dollaro a seguito dei commenti di Geithner sul mercato valutario. Intorno alle 09:00 il future wti scambia pocosopra gli USD82,0 al barile. In lieve flessione anche l’oro, attualmente in zona USD1.344 per oncia.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Partenza in calo per l’obbligazionario europeo. Il Tesoro italiano annuncia i quantitativi per l’asta di Bot e Ctz di martedì prossimo e per quella di Btpei indicizzati del giorno successivo. In arrivo anche la comunicazione sulle tipologie di titoli a medio-lungo termine in asta il 28 ottobre.

Per quest’ultima i quantitativi verranno annunciati lunedì prossimo. Giornata d’aste invece per la Francia, che colloca tra 7,5 e 8,5mld di Btan sulle scandeze settembre 2012, luglio 2013 e luglio 2015. In asta anche 1,5-2 mld di Oat luglio 2019, luglio 2022 e luglio 2023 2,1%. Dalla Spagna in arrivo poi titoli a luglio 2025.

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