Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva sia sul comparto governativo sia swap.
Sui periferici invece si evidenzia il rialzo dello spread decennale Portogallo-Germania che ha toccato in mattinata un nuovo record portandosi sopra i 515 pb. A sostenere il rialzo è stato l’ennesimo taglio di rating. Questa volta il giudizio del paese è stato toccato da Fitch che l’ha declassato di 3 notch a BBB- (ultimo livello di investement grade) da A-, mantenendo il watch negativo.
Analogamente Fitch ha ridotto il rating irlandese portandolo a BBB+ da A- con watch negativo. Intanto la Commissione europea ha dichiarato che gli stress test irlandesi sono stati molto rigorosi e che non ci saranno altre sorprese sulle banche del paese.
In Spagna Zapatero ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni del 2012.
In Germania il ministro degli esteri ha annunciato le sue dimissioni come leader dell’Fdp, il partito alleato con la Merkel che nelle ultime elezioni regionali ha perso molti consensi.
Nei prossimi giorni e fino a giovedì gli operatori resteranno in attesa della riunione della Bce durante la quale è atteso un aumento del tasso di riferimento di 25 pb così come annunciato da Trichet dopo la riunione di marzo.
Negli Usa giornata dai due volti sul mercato obbligazionario con tassi in rialzo in corrispondenza dei favorevoli dati sul mercato del lavoro di marzo e successivamente in marcato calo dopo le dichiarazioni del presidente della Fed di New York Dudley. Il mercato occupazionale ha evidenziato un recupero di oltre 200.000 unità su base mensile nel comparto non agricolo, con il tasso di disoccupazione che è arrivato all’8,8%, il minimo da circa 2 anni. E’ stato confermato ancora l’atteggiamento delle imprese Usa ad aumentare il numero di ore di lavoro straordinario che su base settimanale è arrivato ai massimi da inizio 2007.
Rimangono però alcuni aspetti potenzialmente strutturali ancora in atto: il permanente basso tasso di partecipazione a fronte dell’incremento della percentuale dei disoccupati oltre i 6 mesi (45,5%, massimo da aprile 2010).
Dudley, membro permanente all’interno del board dei votanti, ha dichiarato però che la velocità di recupero del mercato del lavoro non sarebbe ancora sufficiente, e non lo sarebbe neanche con incrementi mensili di occupati nell’ordine di 300.000 unità. Dudley ha poi aggiunto che sarebbe sorpreso da un’eventuale fine anticipata del QE2. Le dichiarazioni del presidente della Fed di New York, sono state lette con particolare attenzione dagli operatori per le seguenti ragioni: 1) Dudley è stato in passato su posizioni molto vicine a quelle di Bernanke; 2) le dichiarazioni di venerdì segnano un elemento di differenziazione importante rispetto all’atteggiamento emerso da altri membri (Plosser, Fisher e Kocherlakota) che avevano lasciato intendere un cambio del consensus all’interno del board. Sul tema QE probabilmente la decisione sarà presa in prossimità della scadenza a giugno.
Valute: euro in marcato recupero vs dollaro dopo le citate dichiarazioni di Dudley, avvicinandosi ai massimi di novembre 2010 a quota 1,4282. In settimana il mover principale rimane la riunione della Bce del prossimo giovedì, oltre alle dichiarazioni di diversi esponenti Fed.
Prosegue il deprezzamento dello yen vs le principali valute mondiali. Verso euro il cross è tornato in prossimità della resistenza 120, con il livello successivo collocato a 121. Per questa settimana il supporto si colloca a 118,75. Verso dollaro, venerdì il cross ha tentato di salire oltre l’importante resistenza collocata a 84,40 senza riuscirvi. E’ possibile un ulteriore tentativo rialzista questa settimana. Secondo il Cftc gli speculatori hanno ridotto di molto le posizioni rialziste sullo yen vs dollaro, portandole ai minimi da 5 settimane.
Nuovo record da 17 anni per lo yuan cinese vs dollaro. In Cina oggi e domani i mercati sono chiusi per festività.
Materie Prime: sale ai massimi da 30 mesi il greggio Wti con le quotazioni che questa mattina si attestano oltre i 108$/barile.
Da monitorare nelle prossime 4 settimane l’andamento delle elezioni politiche in Nigeria, che potrebbero creare tensioni nel paese da cui dipende il 10% delle importazioni Usa.
Venerdì si è registrato un andamento contrastato tra i metalli industriali, in calo i preziosi.
Tra gli agricoli forte rialzo del mais (+6,2%) dopo che le scorte Usa sono calate ai minimi da 4 anni.
Da segnalare il forte ridimensionamento delle posizioni nette corte speculative di gas naturale Usa: gli operatori puntano evidentemente ad un incremento della domanda dopo la crisi nucleare nipponica.
Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved