(WSI)-Tassi di interesse: in area Euro continuano a scendere i tassi governativi e swap, a fronte di pesanti perdite sui listini azionari. Il rendimento del titolo a due anni tedesco si è nuovamente portato sotto l’1%, mentre sui periferici continuano le tensioni.
Lo spread sul decennale Spagna-Germania ha registrato nuovi massimi, mentre gli spread sugli altri paesi continuano a salire pur mantenendosi al di sotto dei massimi. In mattinata il calo dei rendimenti è stato penalizzato dal downgrade dell’Irlanda da S&P che ha portato il merito creditizio sul debito a lungo termine a A da AA e quello a breve termine a A-1 da A-1+, mettendo in creditwatch negativo sia il debito a breve sia quello a lungo termine.
Il creditwatch negativo rifletterebbe la possibilità di un ulteriore riduzione del rating qualora le trattative con il Fmi-Ue o sul bilancio 2011 non andassero a buon fine.
Il governo irlandese oggi presenterà il piano quadriennale di risanamento del deficit da 15 Mld€, di questi, secondo alcune indiscrezioni, 5 Mld€ potrebbero interessare aumenti di tasse. Resta però alta l’allerta sul fronte politico che potrebbe portare ad una caduta del governo mettendo a rischio l’implementazione della legge di bilancio.
Secondo Ft, il governo irlandese assumerà una quota di maggioranza nella Bank of Ireland, anche se ha dichiarato che non intende procedere ad una completa nazionalizzazione. Il finanziamenti necessari per questa operazione dovrebbero far parte del pacchetto di aiuti del Fmi/Ue. Intanto aumenta il malcontento dei paesi più in difficoltà sulle misure di risanamento.
Oggi in Portogallo è previsto uno sciopero generale contro le misure di austerità del governo. Il Parlamento dovrebbe infatti approvare definitivamente venerdì la legge finanziaria per il 2011 che, dopo lunghi negoziati fra il partito di governo, che è in minoranza, e l’opposizione, si pone come obbiettivo una riduzione del rapporto deficit-Pil dall’attuale 7,3% al 4,6% alla fine del prossimo anno. Il provvedimento prevede in particolare il congelamento dei salari, un aumento della pressione fiscale e un taglio dei servizi sociali.
In merito alla politica monetaria, Mersch, membro Bce, durante un’intervista ha dichiarato che l’Istituto procederà in maniera prudente e graduale alla rimozione delle misure straordinarie, aggiungendo che il piano di acquisto di bond non sta più funzionando come sei mesi fa.
Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia del ribasso dei listini azionari. In calo l’indice S&P 500 guidato dai settori legati alle materie prime e finanziari. L’attenzione degli operatori rimane comunque focalizzata su due temi principali: l’evoluzione della crisi in Irlanda e le tensioni geopolitiche provenienti dalla penisola coreana.
Ieri la Fed ha rilasciato le minute relative all’incontro di novembre in cui è emerso che, nonostante molti membri siano stati d’accordo nell’implementare il QE2, alcuni di loro hanno espresso un certo scetticismo riguardo all’efficacia di tale misura sull’economia. Le minute hanno inoltre evidenziato che in un incontro avvenuto in videoconferenza il 15 di ottobre i membri avrebbero discusso la possibilità di fissare un target per i tassi d’interesse a lungo termine che avrebbe, però, impegnato la Fed a comprare un numero illimitato di Treasury.
Nella riunione si è inoltre ipotizzato l’idea di introdurre un meccanismo di comunicazione simile alla Bce, che prevede una conferenza stampa al termine della riunione. Sul fronte macro la seconda lettura del Pil del secondo trimestre ha evidenziato un revisione migliorativa al 2,5% t/t annualizzato dal 2% precedente.
Tasso di cambio euro/dollaro
Valute: dollaro in forte apprezzamento vs euro sulla scia delle rinnovate tensioni in Irlanda, con il cross sceso leggermente sotto quota 1,33. Da un punto di vista tecnico è importante la tenuta di tale area che, qualora violata, potrebbe portare ad un’accelerazione del calo. In mattinata lo yen verso euro si è portato in prossimità del supporto in area 110. Verso dollaro il cross resta intorno area 83. Il primo supporto passa per 82,86 il secondo per 82,15.
Materie Prime: chiusura mista per le materie prime. Tra gli agricoli, in rialzo lo zucchero, mais e caffè. Chiusura in forte calo, invece, per il cotone (-7,23%), che ha toccato i minimi da un mese. Negativi gli energetici ed i metalli industriali. Continua il rialzo dei metalli preziosi, con l’oro oltre i 1370 $/oncia e l’argento in rialzo dello 0,4%.
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