Sale la tensione sui titoli di stato portoghesi, con Germania e Francia che starebbero facendo pressioni affinché il paese accetti gli aiuti del Fmi e dell’Unione Europea, per un valore stimato fino a 80 miliardi di euro.
L’appello, secondo quanto ricorda il Telegraph, arriva qualche giorno prima della prima asta del 2011 dei bond portoghesi, in calendario dopodomani, mercoledì 12 gennaio.
Le pressioni perchè il paese accetti aiuti internazionali al fine di emergere dalla crisi del debito arrivano anche dall’Olanda e dalla Finlandia. Finora non si parla di nessuna trattativa ufficiale, ma solo di discussioni preliminari in corso tra Lisbona e alcuni paesi del’Eurozona. Una fonte segnalata da Reuters precisa comunque che per “la Francia e la Germania è preferibile che il Portogallo chieda gli aiuti più prima che dopo”.
Detto questo, la Germania nega qualsiasi pressione sul paese. “Non è nella strategia del governo tedesco il fare pressioni sul Portogallo affinché accetti gli aiuti”, ha detto Steffen Seibert, portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Le preoccupazioni sono comunque forti. Tanto che lo stesso quotidiano portoghese Publico, nella sua edizione di ieri, ha ammesso che il salvataggio del paese è una opzione inevitabile. “Solo un miracolo ci salverà dall’Fmi”, si legge in un editoriale.
La fonte ha poi affermato che gli aiuti verso Lisbona servirebbero a proteggere la Spagna, che potrebbe essere il prossimo paese Piigs a catalizzare l’attenzione degli investitori. “La vera battaglia sarà per (salvare) la Spagna. Ma ritengo che ci siano in questo caso maggiori possibilità di successo”.
Intanto, in una intervista rilasciata al canale televisivo Class Cnbc, Alessandro Frigerio, gestore di Rmj Sgr, ha affermato che “il dato di fatto è che nelle ultime settimane i cds hanno mostrato come i titoli di stato europei siano sotto pressione, anche quelli tedeschi. E sono soprattutto gli investitori americani a guardare all’Europa, in quanto il Vecchio Continente non è arrivato ancora a una definizione puntuale del problema dei Piigs”.
Intanto, alla domanda su quanti finanziamenti potrebbero essere erogati a favore del Portogallo, la fonte intervistata da Reuters ha affermato: “Più di 50 miliardi di euro e meno di 100 miliardi di euro. Diciamo una cifra compresa tra 60 e 80 miliardi di euro, ma la cifra è improvvisata, in quanto non conosciamo le necessità del settore bancario portoghese.