PIAZZA AFFARI VOLA TRASCINATA DAL TORO

di Redazione Wall Street Italia
15 Ottobre 2002 17:41

Piazza Affari ha chiuso con un robusto rialzo una giornata che difficilmente verrà dimenticata. Il mercato italiano aspettava da tempo una nuova iniezione di fiducia, e soprattutto di liquidità, da parte di investitori istituzionali e no.

Piazza Affari si gode il rimbalzo, i cui meriti vanno ovviamente ascritti a Wall Street.

Il rally odierno, che sta interessando tutti i settori, e quello della vigilia, corroborati da indicazioni macroeconomiche importanti (come i dati sulle scorte di magazzino negli Usa) hanno consentito al mercato italiano di continuare sulla strada tracciata in apertura.

Il rimbalzo può essere solo una questione tecnica, dopo gli sconquassi degli ultimi mesi, avvisano gli esperti.

Ma anche sotto questo profilo le indicazioni grafiche non lasciano spazi ad alcun dubbio.

C’è grandissima attesa per le trimestrali di Intel, Apple, Sun Microsystem, Microsoft, Nokia e Sap, solo per citare le società più famose.

Il Mibtel è salito a 17.170 punti (+5,43%).
Il Mib30 ha raggiunto quota 23.342 punti (+6,33%).
Il Midex ha guadagnato il 4,33% a 20.638 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.147 punti (+5,81%).

Cominciamo dalle note negative. Il titolo Fiat ha chiuso piatto, depresso dal dato relativo alle immatricolazioni auto e dalla decisa smentita del governo sul possibile coinvolgimento del Tesoro nel capitale del Lingotto.

Da Detroit, la sede della General Motors (il partner Usa di Torino, pronto a rilevare il comparto auto) hanno fatto sapere che “un eventuale cambio nel controllo in Fiat renderebbe non più valida l’opzione put che Fiat ha nei confronti di GM sull’80% dell’auto”. L’opzione put, come è il caso di ricordare, può essere esercitata dal 2004 al 2009 e renderebbe GM proprietaria del 100% di Fiat Auto.

Stamane erano circolate voci che vedevano Finmeccanica, controllata dal ministero del Tesoro, come società ponte per entrare nelle stanze dei bottoni Fiat.

La società si è affrettata a smentire questa ipotesi, attraverso il principale azionista (il Tesoro, appunto), giusto in tempo per salire sul carro della controllata Stmicroelectronics, carico di denaro.

Il rimbalzo del titolo tecnologico è stato straripante (quasi +19%), segno che la solidità della società italo-francese non è mai stata in discussione.

Sono andati benissimo anche i finanziari: tra gli over 10% si sono segnalati Bnl, Capitalia, Fideuram, la stessa Finmeccanica, Unicredito e Mediobanca.

Bene anche IntesaBci, Fineco, Mediolanum e San Paolo Imi.

Bene anche i telefonici: sono salite Olivetti Telecom Italia (nonostante il giudizio negativo di Goldman Sachs) e Tim.

Più arretrati i titoli con caratteristiche più difensive come le utilities Enel, Eni e le sue controllate.

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha chiuso a €4,17. i milgiori sono stati Freedomland, I.Net, Cdc ed e.Biscom.

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