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PIAZZA AFFARI: VOLA CAPITALIA MA IL RESTO CROLLA

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Piazza Affari a metà seduta si presenta con gli indici in peggioramento rispetto al già pesante avvio di giornata.

Il mercato soffre al pari delle altre piazze europee, di quelle asiatiche e degli stessi future sugli indici Usa.

Oggi si chiude il primo trimestre del 2003 con un bilancio negativo per l’Eurostoxx, a conferma del momento di forte difficoltà testimoniato questa mattina anche dal calo dell’indice tedesco Dax al di sotto dei 2.500 punti.

I motivi sono ricollegabili essenzialmente: alla debolezza di fondo sul fronte macro-economico internazionale; alla guerra in Iraq con i suoi sviluppi e le prospettive del dopo-Saddam; i timori per ondate terroristiche che oggi sembrano trovare conferma nel ritrovamento di un potente ordigno, peraltro disinnescato in tempo, davanti alla sede della Ibm di Borgo Panigale, in provincia di Bologna; l’accresciuto allarme per la cosiddetta polmonite-killer che già sta facendo sentire i suoi effetti negativi sulle borse asiatiche.

Sul Mib30 solo due titoli sono positivi: Snam Rete Gas, il cui rialzo non raggiunge comunque il mezzo punto percentuale, e Capitalia, che invece cresce di oltre quattro punti percentuali e vola sganciata dal destino ribassista del listino.

Nelle sale operative si osserva che i risultati registrati nell’ultimo trimestre 2002 dovrebbero allontanare l’aumento di capitale previsto.

Per il resto, perdite su tutti i fronti: cedono i bancari, il risparmio gestito, gli assicurativi, i telefonici e Seat Pagine Gialle.

Tra le perdite maggiori si segnala quella di Stmicroelectronics, penalizzata dall’andamento del comparto dei semiconduttori e dalle voci su possibili imminenti movimenti da parte della controllante Finmeccanica.

Vendite anche su Parmalat su cui pesano prese di beneficio.

Arretra, nel comparto dei servizi, il titolo Autostrade, a dispetto del giudizio di Morgan Stanley.

Nel settore energetico il segno meno si accompagna soprattutto a Eni, sebbene il titolo sia stato oggetto di un giudizio positivo da parte di CSFB che vede ampie possibilità di crescita.

In calo i media-editoriali, che pure in Italia perdono meno che nel resto d’Europa. Pesante Mediaset. Il titolo lascia sul terreno quasi quattro punti percentuali. Oggi la Commissione Europea ha approvato il progetto di acquisizione da parte di Mediaset
del 12% delle spagnole Gestevision Telecinco (produzione
di programmi tv) e della concessionaria di pubblicità Publiespana. Con questa quota ora il gruppo italiano ne detiene il controllo.

Cedono anche gli altri titoli del settore sul Midex.

L’indice dei titoli a media capitalizzazione vede perdite per Benetton, di cui il mercato aspetta i risultati trimestrali, per Alitalia e per il comparto del lusso. In quest’ambito rotola giù il titolo Tod’s, con un ribasso di quasi sette punti percentuali.

Sul Numtel sono pochi i titoli con il segno più. Questo privilegio non spetta a Tiscali, oggetto di un giudizio negativo da parte di DKW.

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