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PIAZZA AFFARI VITTIMA DELLE ATTESE SU WALL STREET

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Piazza Affari ancora in forte flessione: a metà giornata l’indice Mibtel è in calo dell’1,09%. Il Mib30 dell’1,06%. Il Midex dell’1,81%. Anche oggi, come nelle sedute precedenti, il ribasso interessa trasversalmente tutti i comparti, concedendo qua e là qualche possibilità di crescita ad alcuni titoli scelti.

“I mercati, tantomeno il Nasdaq, non danno l’idea di essere a posto – dice a WallStreetItalia Daniele Tolusso, operatore equity sales di Uniprof – non si tratta di bolla speculativa: quella ormai è scoppiata, e nemmeno di una correzione sulla scia del rallentamento economico; il problema è che non si sa dov’è il fondo, né cosa c’è dietro. La cosa preoccupante è che, a differenza di altre crisi dei mercati, questa non riguarda la periferia del sistema, ma gli USA. Cioè il centro. Noi non possiamo far altro che adeguarci”.

Nel comparto dei telefonici, per esempio: Telecom Italia e Tim, ma anche Olivetti e Tecnost erano ben intonate fino a metà mattina, ma con l’avvicinarsi dell’apertura delle contrattazioni a Wall Street i titoli si sono fermati e appiattiti su se stessi. Ora oscillano di circa mezzo punto percentuale, al di sopra o al di sotto della parità. Eccezione per Telecom (+1,20% a 11,99 euro).

Nel comparto degli assicurativi si registra un forte rialzo per Alleanza (+3,52% a 16,3 euro). “Non so se Banca Intesa ha in mente qualche progetto”, riflette Tolusso.

Nel comparto dei bancari soffre Bipop (-12,72% a 6,79 euro): “circola la voce – racconta l’operatore di Uniprof – che in Bipop abbiano perso sulle gestioni il 20-40% e si scommette sul fatto che il risparmio gestito andrà giù il prossimo anno”.

Nel comparto energetico, grande attenzione su Eni (-2,15% a 6,61 euro) dopo l’annuncio dell’opa amichevole sulla britannica Lasmo.

Nel comparto del Nuovo Mercato schizza verso l’alto Gandalf (+9,48% a 51,4 euro); bene anche Tiscali (+1,94% a 19,07 euro).