Alle 11 ora italiana la fotografia di Piazza Affari è molto cupa: il Mibtel perde il 2,32% a 31.845 punti.
Il livello è pericolosamente vicino ai 31.500 punti che dagli analisti è considerata una soglia di resistenza, superata la quale è consigliabile un disimpegno dall’azionario italiano. Il Mib30 è in calo del 2,40%; il Midex cede il 2,28%.
L’andamento di Milano, nella sua negatività, si appaia soltanto a Parigi, che scende del 2,28%, e a Stoccolma, che lascia sul terreno oltre il 3% (i titoli a maggiore capitalizzazione sono quelli legati a telefonia e Internet, settori che in tutto il mondo stanno andando a picco). Come sugli altri mercati, telecomunicazioni e high-tech sono i più penalizzati.
Telecom perde il 2,41%; Tim il 3,78%; Tecnost il 3,40%; Olivetti oltre il 4%; Seat Pagine Gialle cede il 7% e comunque tutto il Nuovo Mercato è in perdita, con Tiscali che lascia più dell’8%.
In questo contesto, per la matricola e.Biscom è davvero un test molto difficile: in forte rialzo in apertura, adesso il titolo va in altalena e dai 220 euro delle prime battute (contro i 160 del collocamento, con un euro che vale 1936,27 lire) si è portato a 215 euro.