Economia

Piazza Affari verso il ferragosto in calo frazionale

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(Teleborsa) – La borsa milanese archivia l’ultima sessione prima della settimana di ferragosto in calo frazionale al pari della maggior parte delle altre piazze europee. Anche oggi l’azionario del Vecchio Continente si è fatto influenzare dall’andamento negativo registrato oltreoceano, dove continuano a prendere il sopravvento i timori per un double dip , ovvero doppia ricaduta in recessione. A poco è servita la crescita oltre le stime della fiducia dell’Università del Michigan che ha seguito la lettura in linea col consensus dei dati sulle vendite al dettaglio e i prezzi al consumo. Va comunque rilevato che questi ultimi dati, sebbene non catastrofici, confermano che la locomotiva statunitense non è ancora al top delle possibilità. Di scarso aiuto anche le statistiche positive sui Pil diffuse stamane da alcuni paesi di eurolandia, in particolar modo la Germania che non vedeva una crescita di questo tipo da oltre 20 anni, ossia dalla riunificazione delle due Germanie. Tornano inoltre ad affacciarsi i timori per lo stato di salute del debito sovrano irlandese, mentre l’economia greca continua a zoppicare. Sul valutario prosegue la fuga dall’euro a vantaggio del biglietto verde, con il cross euro/dollaro che abbandona anche quota 1,28 usd portandosi a 1,2760 dollari. Secondo alcuni esperti alcuni fondi hedge sarebbero pronti a tornare a scommettere contro la divisa del Vecchio Continente, visto anche che molte banche irlandesi continuano a traballare e che l’economia della Grecia resta in forte difficoltà. Il Ftse All-Share termina così con un calo dello 0,25% a 20.969 punti, il Ftse Mib con una limatura dello 0,32% a 20.473. Da rilevare l’esiguità degli scambi per il clima vacanziero. Sul paniere principale Ansaldo STS è la regina della giornata con un guadagno di oltre 5 punti percentuali grazie a una commessa in Libia. Bene anche la controllante Finmeccanica. In forma Fondiaria-Sai, Telecom Italia e Bulgari. Giornata “no” per Lottomatica e per banche e finanziari, con Intesa Sanpaolo e CIR tra i titoli più offerti. Si tiene a galla Buzzi Unicem su ricoperture e nonostante il colpo di scure da parte della Standard & Poor’s, che ne ha ridotto il rating a lungo termine non risparmiando nemmeno la controllata Dyckerhoff. Sull’ampio forti acquisti su Borgosesia dopo i conti semestrali e Pininfarina.