Economia

Piazza Affari, travolta dalle vendite a metà giornata

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(Teleborsa) – Si abbattono le vendite su Piazza Affari a metà seduta, che dopo una partenza cauta ora è tra le peggiori piazze del Vecchio Continente, dove rimane ancora il tema dominante dell Grecia. Il Paese ellenico oggi è paralizzato dallo sciopero generale dei dipendenti pubblici che incrocieranno le braccia per ben 48 ore, in seguito alle polemiche che hanno seguito il piano di aiuti predisposto dalla UE e dal FMI. Intanto, segnali negativi arrivano anche d’oltrocaeno dove i futures USA in frazionale ribasso lasciano presagire un avvio in rosso della borsa di Wall Street. ul mercato valutario, l’euro continua a soffrire nei confronti del biglietto verde. La divisa a stelle e strisce beneficia di alcuni dati congiunturali che ieri hanno contribuito all’apprezzamento del dollaro sulla moneta di Eurolandia che si riporta in prossimità dei minimi toccati la scorsa settimana. Il cross euro/dollaro si attesta questa mattina a 1,3132 USD in calo dello 0,41%. L’agenda macroeconomica di oggi ha visto la pubblicazione dei prezzi alla produzione della Zona Euro che nel mese di marzo sono risultati in aumento. Dagli USA, questo pomeriggio, verrano diffuse le statistiche sugli ordini all’industria e sulle vendite di case pendenti. Tra gli indici milanesi, il Ftse All Share continua la seduta in calo dell’1,23%, mentre il Ftse Mib scivola del 2,01%. Il Ftse Mid Cap perde l’1,39% mentre il Ftse Star cede l’1,17%. Giornata negativa per il comparto bancario, che vede tutti i maggiori titoli legati la settore scivolare in un rosso vivo che si abbina all’andamento negativo dello stoxx europeo di Eurolandia. Il comparto finanziario del Vecchio Continente sembra ignorare la buona trimestrale della svizzera UBS che è tornata in utile nel primo trimestre del 2010. La banca svizzera ha infatti riportato un utile netto di 2,2 mld di franchi svizzeri, rispetto ad una perdita di 1,98 mld relativa all’anno precedente. L’utile diluito per azione è pari a 0,58 chf ed il ROE annualizzato pari a 21%. Sul principale listino italiano, il rosso è intenso per Intesa San Paolo, che ora è la pecora nera del FTSE MIB. Intanto, il presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia, con una lettera inviatagli ieri è stato sfiduciato da 13 dei 21 consiglieri della fondazione torinese. Seguono tra i peggiori, Unicredit e il Banco Popolare che arretrano di oltre il 3%. Si abbattono le vendite su Fiat. Il titolo del Lingotto è tra i peggiori del principale listino euro e performa molto peggio del settore auto europeo che mostra perdite frazionali. A penalizzare il titolo dell’azienda automobilistica torinese i dati sulle immatricolazioni auto del mese di ad aprile, diffusi ieri, che hanno evidenziato una discesa delle vendite pari al 26,23% a 49.166 autovetture. Scivola anche la quota di mercato che si è attestata al 30,73% dal 35,15% di aprile 2009. Il rosso è vivo anche per Pirelli. Il titolo del produttore di pneumatici dopo una partenza in frazionale rialzo, al momento scivola dell’1,33% scambiando a 0,44 euro per azione. I riflettori, oggi, saranno puntati sul Consiglio di Amministrazione della società che oltre ad approvare i conti del primo trimestre 2010 darà anche il via libera allo spin-off del ramo immobiliare Pirelli Re. ¶ Sul completo, Uni Land arretra pesantemente. Ad innescare la miccia delle vendite sulle azioni di Uni Land, la notizia che il 19 aprile scorso Borsa Italiana ha inviato alla propria controllata House Building una comunicazione di avvio di una procedura di accertamento di potenziali violazioni di alcuni articoli e delle Linee Guida del Regolamento Emittenti AIM Italia. Eutelia è sospesa in attesa nota. Borsa Italiana ha infatti comunicato che le azioni ordinarie Eutelia sono temporaneamente congelate dalle negoziazioni in attesa di comunicato.