Tim perde terreno a Piazza Affari, dove segna un ribasso del 2,48% a €8,56.
L’operatore di una Sim italiana spiega che la flessione, cui è interessata anche Seat (1,98% a €2,12), è stata innescata da una serie di arbitraggi in seguito all’emissione del bond quinquennale da €2 miliardi emesso alla pari, cedola 1% e convertibile in azioni Seat e Tim, lanciato oggi da Telecom Italia.
Gli arbitraggisti sono coloro che sfruttano le differenze di prezzo esistenti tra tipologie diverse dello stesso titolo, per esempio ordinarie e risparmio, ma anche tra mercati diversi, come può accadere per STM, quotata sia a Milano che a Parigi, o anche all’interno di uno stesso settore.
Nel caso specifico, il mercato ritiene che sia più conveniente sottoscrivere il bond e assicurarsi la conversione in titoli Tim e Seat, e quindi vende questi titoli. Tra l’altro il valore di mercato di Tim puo’ influenzare il prezzo di rimborso dello stesso bond nel caso Telecom Italia decida per il rimborso in contanti.