(Teleborsa) – Piazza Affari tenta il recupero a metà giornata in scia con le altre borse europee, confortate dallo svolgimento dell’odierna asta della BCE, che tanti timori aveva alimentato la vigilia. La scadenza dei prestiti ad un anno da 442 miliardi di euro è passata senza troppi intoppi, stando alle due aste svoltesi ieri ed oggi, che hanno totalizzato richieste per complessivi 243 miliardi di euro, inferiori al previsto. La liquidità del sistema bancario europeo dunque resta abbondante, allentando le tensioni sui tassi ed alimentando un recupero della moneta unica. L’euro, infatti, risale a 1,233 USD (+0,8%), dopo aver iniziato la giornata all’insegna della cautela. I mercati azionari hanno tratto parziale beneficio di queste indicazioni, dopo aver accusato l’impatto all’esordio, di alcune deludenti indicazioni giunte dal fronte economico. La frenata del PMI cinese, infatti, ha riacceso timori di un double dip, complici anche alcuni deludenti dati americani pubblicati nell’ultimo periodo ed alla vigilia del dato chiave sul mercato del lavoro americano, verso il quale non si nutrono grande speranze. Continua a pesare la crisi europea, dopo che Moody’s ha messo sotto osservazione il rating di “tripla A” della Spagna, per un possibile downgrade, a causa del deterioramento delle condizioni economiche e dell’aumento dei costi di finanziamento. A Milano si allenta la pressione delle vendite. L’indice FTSE All Share contiene il calo nello 0,73% ed il FTSE MIB nello 0,74%. In affanno Unipol che resta la peggiore del paniere principale. Giù Mediaset all’indomani della presentazione del nuovo palinsesto autunnale. I vertici del gruppo hanno confermato il buon andamento degli affari alla fine del primo semestre, ribadendo l’importanza delle attività spagnole, che ora saranno riunite in un nuovo brand, Mediaset Es. Fragile il cemento con Buzzi ed Italcementi che mantengono ampie perdite, quest’ultima di riflesso anche ad un giudizio negativo di Bank of America-Merrill Lynch, che ha tagliato il prezzo obiettivo a 6 euro dai 7,8 precedenti. Male anche Cementir, dopo la decisione della Corte di giustizia della UE, che ha definito illegittime le tariffe agevolate per l’energia garantite alle società ex-Terni. Banche in fase di recupero soprattutto il Banco Popolare e la Popolare di Milano. Resta in rosso Intesa Sanpaolo che comunque contiene le perdite della mattinata. Fiat in retromarcia in attesa dei dati sulle immatricolazioni del mese di giugno, che saranno pubblicati questa sera dal Ministero dei trasporti. Brillante la Snam Rete Gas, premiata da Morgan Stanley con un “overwight”. Debutto buono per Iren l’utility nata dalla fusione di Iride ed Enia, che era partita debole ed ha subito ripreso quota. La nuova matricola Tesmec conferma un’impostazione negativa, mostrando un calo a due cifre in una giornata non propizia per i mercati mondiali.
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