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PIAZZA AFFARI: TEMI FORTI PER SEDUTA MISTA

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Piazza Affari contrastata a metà seduta e con due indici in positivo e due in negativo.

La situazione fa un po’ da specchio a quella che oltre Atlantico interessa i future sui principali indici di borsa.

Oggi dagli USA si attendono tra gli altri i dati sul reddito relativo al mese di maggio.

In Italia il mercato è tutto puntato verso due-tre temi in particolare. Uno di questi riguarda Montedison.

Il titolo è sospeso dalle contrattazioni fin da questa mattina. L’universo dell’energia è destinato a cambiare i connotati dopo l’annuncio dell’offerta pubblica di Fiat, che insieme ai francesi di Edf ha lanciato l’operazione per diventare il secondo polo del settore in Italia.

Su Fiat (+6,30% a €24,62), Abn Amro mostra perplessità sul cambio di strategia.
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Piazza Affari: Fiat, Abn Amro consiglia Reduce)

Mediobanca. Il titolo, come tutti quelli che ruotano all’interno della sua galassia, è sotto i riflettori per l’operazione su Montedison e guadagna il 4,88% a €13,23.

La banca d’affari ha ribattutto alla notizia dell’opa di Fiat con la vendita del 29% di Fondiaria e il 35% di Dieci, società controllata da Burgo. La prima sarà ceduta a Sai; la seconda a Financiere du Loch. La loro cessione permetterà l’abbattimento del debito di Montedison per 1.140 miliardi di lire.
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Piazza Affari: Edison e Montedison sotto OPA)

Il secondo tema della giornata interessa i telefonici. Olivetti cresce del 2,72% a €2,15 dopo l’approvazione dell’aumento di capitale da 1.162 miliardi di lire per l’innalzamento al 22,5% della quota Bell in Olivetti.

Rasfin ha emesso un giudizio “Hold”, cioè tenere, sul titolo.

In denaro anche TIM (+1,93% a €6,17), e Telecom Italia (+1,36% a 10,67).

In generale tutto il comparto è in rialzo, e la crescita odierna si aggiunge a quella messa a segno la settimana scorsa, quando è stato registrato un +7,2%.

La scorsa settimana Olivetti in particolare è cresciuta dell’11,4%, Telecom Italia del 9%, TIM del 4,6%. In ogni caso il saldo mensile del settore rimane negativo per il 12,6%.

Nella galassia di Roberto Colaninno recuperi marginali per Seat Pagine Gialle (+0,33% a €1,23).

Oggi si conoscerà il risultato dell’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata sulla svedese Eniro.

Il fallimento sembra comunque scontato, in quanto Telia, controllante di Eniro con il 49%, aveva già detto che non avrebbe portato i suoi titoli in opas.

Meglio gli altri editoriali, come L’Espresso (+2,37% a €4,57) e Mediaset (+1,76% a €10,17).

Nel comparto dei petroliferi ENI guadagna lo 0,67% a €14,51.

Il titolo è sotto i riflettori per il contratto da $1 miliardo per lo sfruttamento di un grosso giacimento petrolifero in Iran. Intesa-Bci ha emesso il giudizio “Outperform”, cioè farà meglio del mercato.

Nel comparto dei semiconduttori, il titolo STMicroelectronics è in rialzo dell’1,09% recuperando quota €40.

Tra gli altri titoli, Hdp è in grande spolvero (+3,92% a €4,74) non solo perché gravita nell’orbita di Mediobanca, ma soprattutto perché oggi è scaduto il patto di sindacato della holding.

Sul Nuovo Mercato, Tiscali è il titolo peggiore, con una perdita del 5,66% a €9,47. Il mercato sembra voler accelerare un processo che, secondo quanto anticipato da Wall Street Italia nei giorni scorsi, dovrebbe portare il titolo ancora più in basso.
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Piazza Affari: Tiscali, un destino a €6).

Oggi Lehman Brothers ha tagliato da €10 a €7 euro il target price di Tiscali e ha ribadito la raccomandazione “Sell”, cioè vendere. Tra le motivazioni: strategia del business e prevista scadenza, nel settembre 2001, degli accordi di lock-up con azionisti non strategici.