Non si tratterà dei raggi d’agosto, ma, almeno per il momento, a Piazza affari e’ tornato un pò di sole.
Con la chiusura di ieri gli indici sono infatti almeno tornati ai livelli dell’11 settembre scorso, il giorno degli attentati negli Stati Uniti.
Il Mibtel ha guadagnato in una settimana il 2,67% a 22.648 punti, il Mib30 il 2,30% riportandosi a 32.176 punti.
E anche il Numtel, anche se con qualche difficolta’in piu’ e’ risalito di un piu’ 2,99%.
Migliorano anche gli scambi, con un controvalore medio giornaliero di 5900 miliardi di lire (3 miliardi di euro), anche se la settimana non era iniziata sotto i migliori auspici per l’aereo precipitato a New York.
E, anche se può essere cinico a dirsi, il fatto che si sia trattato di un incidente (almeno ufficialmente) ha fatto respirare i mercati per il resto della settimana.
A beneficiare della situazione sono stati soprattutto i titoli telefonici, dei media e alcuni bancari.
Il comparto Telecom e’ stato premiato grazie al buon andamento dell’aumento di capitale e alle notizie sulla riorganizzazione interna.
Telecom, su base settimanale, ha guadagnato il 4,51%, Olivetti il 12,64%, Tim il 3,41%. Anche Pirelli ha recuperato un buon 13,4%. Così come Seat a +11,17%.
Ottime performance anche per Mediaset a +10%, L’Espresso a +19,68%, Class a + 24,3% e Mondadori a +15,6%.
Tra i bancari recuperano, sempre su base settimanale, Banca Roma (+5,5%), Bnl (+5,8%), San Paolo (+4,6%) e Unicredit (+2,6%).
Alleanza, grazie alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, sale del 27%, mentre perdono punti Generali e Ras.
Bene nell’ottava anche Fiat (+9,6%), Enel (+4,4%) e Aem (+5,3%).
Soffrono invece i titoli del settore petrolifero per il calo del prezzo del dollaro che potrebbe scendere a 10 dollari al barile.
Eni perde infatti il 7,1%, e Saipem il 7,4%.