Bipop Carire cresce del 5,56% a €1,78.
Il titolo è al centro dell’attenzione dopo che ieri i consigli di amministrazione della banca bresciana e dei Banca di Roma hanno dato il via libera all’integrazione.
Oggi il Corriere della Sera riferiva che UniCredito ha allo studio un piano su Bipop in contatto con il comitato azionisti bresciani per
bloccare l’operazione.
Tra le ipotesi allo studio per bloccare il progetto, secondo
il quotidiano, ci sarebbe la richiesta di convocazione
di un’assemblea Bipop Carire.
Questa mattina Unicredito ha smentito
le indiscrezioni.
Cosa comporta per Bipop Carire l’integrazione con Banca di Roma?
Da questa unione nascerà il quarto gruppo bancario italiano.
Secondo la lettera di intenti firmata ieri sera, il nuovo gruppo bancario-finanziario sarà formato da una holding per le attività tradizionali – centrata sull’attuale Banca di Roma, Bipop Carire e Banco di Sicilia – e da una Consumer Bank per le attività specializzate, entrambe quotate.
Il nuovo gruppo, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters sulla base dei conti a fine dicembre 2001, avrebbe i seguenti connotati:
sarebbe il quarto gruppo bancario italiano per numero di sportelli, con oltre 2000 filiali su tutto il territorio nazionale;
avrebbe circa 5 milioni di clienti;
sarebbe il quinto gruppo bancario italiano per raccolta totale con oltre €138 miliardi;
sarebbe il quarto gruppo bancario italiano per attivo totale, con €165 miliardi;
sarebbe il quarto gruppo bancario italiano per raccolta diretta, con oltre €85 miliardi;
sarebbe il quarto gruppo italiano per impieghi con oltre €89 miliardi.
Dopo l’operazione di integrazione Bipop Carire sarebbe il:
terzo operatore italiano per numero di promotori;
primo operatore nel direct banking in Italia, Germania e Austria;
leader nel trading on line in Europa;
quarto operatore italiano nel risparmio gestito;
terzo operatore italiano per la raccolta premi vita.