Economia

Piazza Affari sorride al 2011

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(Teleborsa) – Buon inizio d’anno per la borsa milanese, anche se un po’ movimentato per l’assestamento degli indici derivante dall’operazione di scissione parziale proporzionale di Fiat a favore di Fiat Industrial. Piazza Affari risulta ben impostata, perfettamente in sintonia con il resto d’Europa, oggi priva del faro di Londra rimasta chiusa per festività. Segno più anche per i futures sugli indici a stelle e strisce, che lasciano presagire un avvio positivo per la borsa di Wall Street. Rimbalza l’euro sopra gli 1,33 dollari, grazie anche al buon dato sul Pmi della zona euro. Il settore manifatturiero dell’eurozona ha chiuso il 2010 positivamente, con Germania, Francia, Austria e Paesi Bassi che guidano la ripresa. L’Indice PMI manifatturiero finale ha raggiunto a dicembre il valore più alto in otto mesi a 57,1 punti, in salita dalla stima flash di 56,8. L’indice è aumentato durante il quarto trimestre del 2010 ed è rimasto al di sopra della soglia critica di non cambiamento di 50,0 per il quindicesimo mese consecutivo. L’agenda macroeconomica odierna prevede nel pomeriggio le spese per costruzioni di dicembre e l’Ism manifatturiero di dicembre. Tra i principali indici di Piazza Affari il Ftse All-Share guadagna l’1,67% mentre il Ftse Mib avanza dell’1,80%. Ancora fermo il future sul FTSE MIB. Fiat resta al centro dell’attenzione nel giorno dello scorporo dell’attività di Iveco, Cnh e Fpt. Fiat Industrial viaggia a 8,9 euro (+1,90%) mentre Fiat si posiziona a 6,925 euro (3,42%): il valore combinato delle azioni risulta in leggero rialzo rispetto a quello pre-scissione di 15,43 euro (ultima seduta del 2010). Fiat potrebbe aumentare la propria partecipazione nel capitale di Chrysler al 51% già nel 2011, specie se il gruppo americano sbarcherà in borsa nel corso dell’anno. “Sì, ci stiamo pensando, ci pensiamo sempre anche nel 2011”, ha detto l’Ad Sergio Marchionne alla cerimonia del primo giorno di quotazione di Fiat Industrial nella sede di Borsa Italiana, definendo l’ipotesi “possibile ma non probabile”. Freccia verde per Italcementi, spodestata da Fiat Industrial dal paniere FTSE MIB ed esordiente nel FTSE Mid Cap. Dal FTSE Mid Cap, invece, esce Cementir per entrare nel FTSE Small Cap. Tutto in verde il paniere principale, con le banche in pole position. Unicredit avanza del 3,29% e Intesa SanPaolo del 2,34%. In denaro anche Telecom di circa il 3%. Tra le utilities brilla A2A e tra gli oil Saipem. Gira veloce Atlantia grazie anche al recente aumento delle tariffe autostradali. Oggi la società ha comunicato che Autostrade per l’Italia, società interamente controllata dal Gruppo, ha ceduto a Toto il 60% del capitale sociale detenuto nella Strada dei Parchi per 89 milioni di euro. Sul completo effervescente TerniEnergia, dopo aver completato nel solo quarto trimestre 2010 la costruzione di 31 nuovi impianti fotovoltaici di taglia industriale, per una potenza complessiva installata pari a 33,3 MWp. Soffre TBS Group: Insiel Mercato, società che nell’ambito di TBS Group opera nel settore dell’informatica per la sanità a livello nazionale, ha acquisito il 51% di Erreeffe Informatica.