Economia

Piazza Affari soffre assieme a mercati periferici UE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

(Teleborsa) – Piazza Affari riduce i danni in chiusura di giornata, dopo aver segnato nel pomeriggio la performance peggiore in Europa. Il recupero del mercato, in armonia con le altre piazze europee, è avvenuto sulla scorta del rafforzamento di Wall Street, dopo il dato sul Philly FED apparso decisamente migliore delle previsioni. La mattinata era stata oscurata da molte ombre, in attesa del vertice dei Ministri europei a Bruxelles e dopo i risultati deludenti dell’asta spagnola di titoli a lungo termine, che ha mesos in luce un forte aumento dei rendimenti. Intanto, la BCE ha annunciato un aumento di capitale da cinque miliardi di euro, per fra fronte alle incertezze economico-finanziarie ed alla maggiore domanda di liquidità. Notizie in chiaroscuro sono arrivate dall’economia. I dati sui PMI hanno confermato il ruolo trainante della Germania nel contesto dell’Eurozona, a scapito delle condizioni più stentate degli altri Stati europei. L’euro è scivolato ancora, bucando la soglia degli 1,32 dollari, in risposta ad un rafforzamento del bigllietto verde stimolato dai buoni dati congiunturali americani. Milano si conferma fra i peggiori in Europa, alla stregua della Spagna e del Portogallo, a causa della pessima performance tracciata dal settore finanziario. La Banca d’Italia ha stimato che vi sarebbero esigenze di capitale per 40 mld di euro per le banche se Basilea3 dovesse entrare in vigore immediatamente. L’indice FTSE All Share limita la perdita nello 0,18% a 21084,88 punti, mentre l’indice FTSE MIB cede lo 0,45% a 21317,48 punti. Vendite insistenti sugli assicurativi. Le peggiori restano FonSai ed Unipol, ma soffre anche Generali a causa di alcuni rumors di stampa riguardo l’entità del risultato operativo 2010. Il Leone di Trieste, tuttavia, ha confermato le previsioni formulate in occasione dei risultati dei nove mesi, che indicano un risultato operativo a fine anno nella parte alta del range di 3,6-4,2 miliardi. L’offerta si è diretta anche sulle banche, con Mediobanca e Popolare Milano che aprono le fila dei più sacrificati. Giù anche MPS, nonostante Standard & Poor’s abbia confermato il rating e l’outlook stabile. Perdite contenute su Intesa Sanpaolo. Fiat tira il freno a mano, all’indomani della nomina del CdA della Fiat Industrial, che sbarcherà in Borsa il prossimo 3 gennaio. Meglio Exor, dopo l’aumento del Target Price operato da UBS a 28,5 euro da 25,6, con conferma di giudizio “buy”. Tengono i difensivi, come Campari ed Atlantia. Bene anche Autogrill. Torna sotto i riflettori il lusso, con Bulgari e Luxottica che mettono a segno una performance brillante, in scia al buon andamento del comparto sui mercati mondiali. Caldi i petroliferi, che vedono in testa Tenaris. Bene anche Saipem dopo l’aggiudicazione di nuovi contratti nel settore offshore per circa 700 milioni di dollari, ma anche di riflesso ad un giudizio positivo di Cheuvreux, che mette il titolo nella sua selected list con un Target Price di 40 euro. Resta in stand-by l’Eni, a dispetto del nuovo successo esplorativo nell’offshore indonesiano. Nice domina le mid cap, proseguendo il rally avviato la vigilia, dopo l’acquisizione di FontanArte. “Star” della giornata è Granitifiandre dopo che l’azionista di controllo Romano Minozzi ha lanciato un’OPA volontaria a 4 euro per azione. Sul completo in luce Olidata che ha firmato l’accordo di risanamento del debito con gli Istituti di credito.