Piazza Affari snobba la debolezza di Wall Street, causata da alcuni dati macroeconomici come il superindice, risultato peraltro in linea con le attese.
Il mercato italiano ha però chiuso lontano dai massimi toccati a metà giornata. C’era da aspettarselo dopo una settimana di fuoco che ha visto il Mib30 crescere del 5%.
Il merito del rialzo va interamente ascritto al settore dei titoli finanziari, che hanno sostenuto la Borsa sin dalla mattina, facendo passare in denaro il mercato italiano dopo una debole partenza.
Rimane da capire se questo sia il momento giusto per prendere beneficio o aspettare che gli indici superino precise resistenze, poste immediatamente dopo 24.000 punti.
Il Mibtel è salito a 17.396 punti (+0,75%).
Il Mib30 ha raggiunto quota 23.608 punti (+0,94%).
Il Midex ha guadagnato lo 0,12% a 21.511 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.236 punti (+2,06%).
Contrastati i Tmt: Stmicroelectronics ha chiuso con il segno più dopo il ribasso iniziale.
Denaro è arrivato anche sui telefonici Telecom Italia e Tim, che hanno beneficiato dell’upgrade di Dresdner sui titoli delle società operative. Nella filiera di Marco Tronchetti Provera ha terminato la seduta in denaro anche Olivetti e Pirelli, la migliore della scuderia.
Giù i media, com Mediaset e Seat Pagine Gialle che hanno chiuso con leggere perdite.
Tra i finanziari si sono segnalati soprattutto Capitalia, la controllata Fineco e Bnl, rinvigorita dalle voci di una possibile fusione con Unicredito.
Tra i finanziari il peggiore è stato IntesaBci, che ha fatto compagnia ai titoli più strettamente difensivi come gli energetici Enel, Eni, Italgas e Autostrade.
Poco mossa Fiat, con gli investitori che aspettano maggiore chiarezza sul fronte del piano di ristrutturazione aziendale e dei rapporti con General Motors.
Sul Midex la migliore è stata Alitalia. Su anche Parmalat, Autogrill, Benetton e Tod’s.
Sul Nuovo Mercato va sottolineata la performance di Cto (+17,5%), bene anche Tiscali e E.Planet. Poco mossa Vitaminic.
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