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PIAZZA AFFARI SI FERMA NELLA TEMPESTA

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Piazza Affari ha chiuso sui livelli di tre anni fa con gli indici in forte ribasso seppur lontani dai minimi della seduta. Gli investitori sono fuggiti in massa in una situazione di panico che ha avvolto tutti i mercati europei ed americani. A Piazza Affari è stato un giorno di scadenze tecniche, ma queste hanno inciso poco rispetto a quanto hanno potuto fare i timori e le tensioni sul fronte economico e su quello internazionale.

Oggi il regime afgano dei talibani ha ribadito che non intende consegnare Osama Bin Laden, secondo gli USA principale indiziato per gli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso, e che lancerà immediatamente la Jihad (guerra santa) in caso di attacchi contro l’Afghanistan. Giovedì il consiglio degli Ulema si è limitato a invitare Bin Laden a lasciare il territorio afgano.

Durante la giornata sono arrivati anche altri episodi ad alimentare una tensione di per sé già esplosiva. A Londra c’è stato un allarme bomba alla borsa della City (Vedi BORSE UE: ALLARME BOMBA A LONDRA) e in Francia, un’esplosione in una fabbrica chimica di Tolosa ha fatto pensare ad un nuovo allarme terroristico.

Le notizie hanno aggiunto benzina al fuoco delle preoccupazioni che stringono l’occidente in una morsa non solo in vista di un acuirsi della pressione terroristica e della risposta attesa da parte degli USA, ma anche in vista di un aggravarsi della recessione economica (Vedi GREENSPAN: IMPATTO ‘SIGNIFICATIVO’ DA ATTACCHI e EUROLANDIA: PER MERRILL LYNCH CRESCITA ALL’1,25%)

La recessione spinge le aziende a nutrire minore fiducia nel futuro, come in Germania ha dimostrato l’indice IFO relativo al mese di agosto, pubblicato stamani, e a rivedere al ribasso le loro stime di crescita. (SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:


IL QUADRO ECONOMICO E FINANZIARIO/2 )

Oggi è stata la volta di Electrolux, che vede nero per il terzo trimestre dell’anno e per il 2001 in generale, ma anche dell’olandese Philips.

Su tutto, grava anche lo spettro di una speculazione dei mercati sulla tragedia americana, come dimostrano le indagini in corso a livello internazionale (SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:


SHORTAGGIO: LA SEC INDAGA SU SOCIETA’ ITALIANA
SHORTAGGIO: LA CONSOB FRANCESE INDAGA SU AXA)

In cattive acque si trovano le compagnie aeree, sulla scia della crisi dei trasporti e del turismo che segue gli attentati della scorsa settimana. Alitalia, sospesa per eccesso di ribasso durante la seduta, ha chiuso in netto calo nel giorno in cui il governo dovrebbe varare un pacchetto di misure di sostegno. (SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:


LINEE AEREE: TRATTATIVE ANCORA IN STALLO)

Diversamente, Lufthansa si è detta contraria a qualsiasi aiuto (Vedi LINEE AEREE: LUFTHANSA SI OPPONE AL FINANZIAMENTO)

In rotta tutti i comparti della borsa, non ultimo quello del risparmio gestito, sui timori di forti richieste di riscatto. Il settore sul finale, grazie al tentativo di rimbalzo delle Borse statunitensi, ha comunque recuperato, limitando i danni. In particolare si è difesa Fideuram che si è aggrappata a un rating Strong Buy emesso da Lehman Brothers. (SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:


PIAZZA AFFARI: RISPARMIO GESTITO RIALZA LA TESTA
GIU’ IL RISPARMIO GESTITO, VOCI SU MEDIOLANUM
PIAZZA AFFARI: UPGRADINGS & DOWNGRADINGS/2).

“La situazione era difficile già da alcuni giorni – commenta a Wall Street Italia Giorgio Macula, Amministratore Delegato di Deutsche Bank Sim – ma oggi è stato panico con un mercato nervosissimo, con alta volatilità e bassi volumi”.

“A determinare questa situazione sono per prima cosa le incertezze sul conflitto e come questo possa essere condotto e quanto possa durare. Inoltre ci sono tante voci che i mercati recepiscono nervosamente e alcune di queste vengono sfruttate per speculare” aggiunge Makula.

Per tanti che vendono c’è anche chi compra: “Ad acquistare sono gli hedge fund e anche qualche istituzionale. In verità – conclude l’amministratore della Sim tedesca – per chi ha un coraggio da leoni si può pensare di comprare perché a questi livelli ci sono tante occasioni”. (SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:


PIAZZA AFFARI: TUTTI VENDONO, MA CHI COMPRA?)

Il Mibtel segna -4,97% a 17.383 punti, il Mib30 -4,76% a 24.234 punti, il Midex -5,66%, il Numtel -5,45%.

Nel settore industriale. Finmeccanica e STMicroelectronics sono precipitate (Vedi anche FINMECCANICA E STM: QUANDO USCIRE O COMPRARE).

C’è da dire che Finmeccanica, oltre che azionista di riferimento di STMicroelectronics e per questo affossata sulle difficoltà dell’azienda italo-francese, è anche uno dei massimi fornitori dell’americana Boeing. Gli analisti spiegano così questo calo.

In rotta i titoli telefonici, con Olivetti che è tornata al di sotto del supporto di €1, così come già avvenne il 17 settembre scorso. Molto male anche la capogruppo Pirelli, mentre TIM si è difesa con i denti. (Vedi PIAZZA AFFARI: OLIVETTI SOTTO SUPPORTO A €1
PIAZZA AFFARI: TERREMOTO ANCHE NELLE TLC).

Pesantissimi gli assicurativi, con Generali, sospesa per eccesso di ribasso, “cosa che non si vedeva dagli anni ’70”, ha commentato un operatore.

Oggi il titolo della compagnia triestina di assicurazioni ha subito un nuova revisione al ribasso delle stime da parte degli analisti di Morgan Stanley che hanno tagliato anche il target price a €32 dai precedenti €40.

Sul Midex, Snai, che ha perso teoricamente oltre 71 punti percentuali, è rimasta sospesa da ieri mattina ed è riuscita a fare prezzo solo sul finale, segnando una fortissima perdita. (Vedi PIAZZA AFFARI: SNAI, DA GIOVEDI’ NON FA PREZZO).

Sul Nuovo Mercato, quasi tutto in rosso e dopo tante sospensioni per eccesso di ribasso, hanno perso colpi in modo particolare sia Freedomland che CDC e Tc sistema. In forte calo anche Tiscali che è stato al centro degli scambi e si è fermato sotto il supporto dei €5. (Vedi NUOVO MERCATO: FREEDOMLAND CROLLA A €3,5) , sia Tiscali nonostante gli accordo appena conclusi alla vigilia (Vedi PIAZZA AFFARI: TISCALI PERDE A DISPETTO DI ACCORDI)