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PIAZZA AFFARI SI CONSOLIDA OLTRE L’1%

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Piazza Affari si sta godendo la giornata all’insegna del rimbalzo, con i principali indici che mettono a segno rialzi superiori all’1%. E’ positivo anche il Fib30 che si colloca a quota 47.537.

Salgono Olivetti e i telefonici, recupera la galassia che ruota attorno a Mediobanca, spiccano alcuni titoli come StMicroelectronics, StM, e Bipop Carire.

La crescita si inquadra in un andamento generale che interessa anche l’Europa, in attesa dell’apertura di Wall Street.

“Il mercato adesso vuole capire se quella di ieri al di sotto dei 3.000 punti è stata per il Nasdaq una falsa rottura”, spiega a Wallstreetitalia un gestore di portafoglio di Gestnord Intermediazione Sim.

Resta comunque l’attesa per la riunione della Federal Reserve americana che si svolgerà domani. Ma gli operatori scommettono sul fatto che le autorità monetarie USA non muoveranno i tassi, anche in considerazione del delicato momento politico che il paese sta attraversando.

Per dopodomani, poi, è in scaletta la riunione del board della Banca Centrale Europea, ma anche da qui non dovrebbero uscire novità sui tassi della zona euro.

Tra i titoli che più attirano l’attenzione del gestore di Gestnord c’è “una bellissima Bipop, banca sui generis molto legata al comparto dei tmt, in forte crescita in questo momento”.

All’interno dei tmt (titoli tecnologici, media, telefonici) i più rischiosi, a suo dire, sono i tecnologici: “in Italia sono titoli troppo sottili, che espongono a un’eccessiva volatilità, preferirei comprarli in Europa – dice il gestore –con l’unica eccezione di StM”. Ora il titolo guadagna il 5,69% a 51,65 euro. “Il mio consiglio – suggerisce l’operatore – è di comprare entro i 58-60 euro e non al di sotto dei 48 euro”.

Sul Mib30, buoni gli acquisti su Olivetti, spinta al rialzo dalle solite voci speculative, Telecom Italia, Tim. Sul Midex “Bulgari ha raggiunto livelli molto alti, ma il titolo potrebbe avere ancora altra strada avanti a sé”.

Un’occhiata alla Old Economy suggerisce di tenere d’occhio il gruppo Fiat. “Il gruppo – spiega il gestore di portafoglio – sta mettendo in atto una grossa ristrutturazione; si parla di un accorciamento della catena di controllo ed è possibile che passi attraverso Ifi privilegiate, Ifil ordinarie e risparmio e le stesse Fiat privilegiate.