Piazza Affari ha perso tutto il suo smalto e si fa trovare con quasi tutti gli indici in ribasso al giro di boa di metà seduta. Solo il Numtel resiste in area positiva, ma il suo guadagno è ormai diventato marginale rispetto all’apertura. L’andamento piatto è comune del resto in tutta Europa (Vedi Borse UE piatte aspettando Wall Street).
L’indice Mibtel segna -0,59%, il Mib30 è a -0,61% a 36.311 punti, il Midex è a -0,39%, il Numtel segna +0,37% a 3.013 punti.
Il mercato si è avvitato su se stesso, preda della spirale dei profit warning che si sono succeduti nel corso degli ultimi giorni, non ultimo quello di questa mattina, giovedì, lanciato dalla tedesca Basf, che opera nel campo petrolchimico. Anche da Intel sono giunti segnali poco confortanti, con l’amministratore delegato Craig Barret che non è stato in grado di fare previsioni per la fine dell’anno. Gli analisti stimano un calo del 50% del fatturato.
Gli occhi sono puntati su Dublino, dove oggi si volge, in trasferta, la riunione del board della Banca Centrale Europea: il mercato sta già scontando la delusione di un nulla di fatto sui tassi di interesse di Eurolandia. La situazione sul fronte dei prezzi al consumo infatti è tale da non suggerire alcun taglio, e di questo gli operatori soffrono.
Qualche speranza invece è stata alimentata sul fronte americano dal presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, il quale ieri ha dichiarato che i costi del lavoro piu’ alti non stanno accelerando l’inflazione. Questo lascia sperare in un’ulteriore mossa aggressiva in materia di tassi di interesse al prossimo incontro del FOMC (Federal Open Market Committee), in agenda per la settimana prossima (26-27 giugno).
Oggi dagli USA arriveranno i dati sui sussidi di disoccupazione settimanale, quelli sul commercio internazionale in aprile, le partite correnti nel primo trimestre 2001, l’indice Filadelfia di giugno.
Sul fronte del mercato azionario, la zavorra principale della giornata è venuta dai telefonici, che prima hanno tentato un recupero, poi si sono afflosciati, portando giù tutto il Mib30 (Vedi Piazza Affari; tlc italiane peggiori d’Europa).
Olivetti segna -0,36% a €1,93. Il livello è in prossimità degli €1,8 che, secondo le voci raccolte sul mercato, farebbe scattare le richieste di rientro dei crediti concessi dalle banche agli azionisti.
In calo anche TIM (-0,87% a €5,90) e Telecom Italia (-2,10% a €9,66). Il mercato si interroga sulla possibilità che riesca a giungere entro la fine dell’anno a quota €12,5, soglia minima per la realizzazione della conversione delle azioni di risparmio e del rientro del debito della holding Olivetti.
Nella galassia di Roberto Colaninno, Seat Pagine Gialle è in recupero e guadagna l’1,09% a €1,21. Secondo un operatore di mercato il titolo si è ripreso dopo la perdita della vigilia, avvenuta anche alla luce della difficile operazione sulla svedese Eniro.
Seat oggi è comunque in linea con il settore di appartenenza, cioè gli editoriali: L’Espresso sale dello 0,09% a €4,27 (secondo Eptasim può salire fino a €4,8); Mediaset dell’1,29% a €10.
Ancora in perdita STMicroelectronics (-1,26% a €36,10) sulla scia degli ultimi profit warning a livello internazionale (Vedi Piazza Affari: STM, il suo destino è segnato). Soffre anche la controllante Finmeccanica (-0,68% a €1,02).
Sempre sul fronte industriale si segnala invece il recupero deciso di Pirelli (+1,18% a €3,34) che nei giorni scorsi aveva perso quota a causa delle incertezze del settore delle fibre ottiche.
Sale Edison (+0,36% a €10,47) perché sarebbe nel mirino della francese Edf che intenderebbe così sbrigliarsi dalla rete in cui si è trovata in Montedison (-1,15% a €2,74) dopo il decreto del governo italiana che impone di far valere, per il voto in Consiglio di amministrazione, un peso limitato al 2%.
Nel comparto energetico è in ribasso ENI (-0,89% a €14,65) nonostante sia in vista per il gruppo italiano una maxi commessa da $1 miliardo in Iran per sviluppare il campo petrolifero di Darkhovin. Secondo il Wall Street Journal Europe questa sarebbe solo la prima operazione da parte delle compagnie petrolifere europee per verificare la risposta dell’amministrazione Bush per investire in Iran.
Bipop Carire guadagna l’1,12% a €4,78. Il titolo è sempre al centro dell’attenzione per le voci di un interessamento di Allianz attraverso Ras. Ma proprio oggi l’amministratore delegato di Ras Mario Greco ha ribadito che “non stiamo trattando con nessuno”. (Vedi Piazza Affari: Bipop Carire e l’affare Azimut).
Sul Nuovo Mercato Tiscali guadagna lo 0,87% a €11 nel giorno del suo debutto sul Noveau Marchè francese.