(Teleborsa) – Piazza Affari ci riprova e mostra un leggero miglioramento dai minimi in scia con le altre borse europee che avevano visto subito svanire i timidi tentativi di recupero messi a segno poco dopo l’avvio. Il buon andamento dei Futures USA anticipa una partenza positiva per Wall Street, dopo lo scivolone di ieri sera, mentre continua a pesare la performance debole dell’Asia. La notizia delle dimissioni del Premier giapponese Fukio Hatoyama ha infatti esercitato ulteriori pressioni ribassiste sui mercati del Vecchio Continente, già messi alla prova dalla delicata situazione dell’Eurozona. I dati macro pubblicati questa mattina indicano una spinta al rialzo dei prezzi. I prezzi alla produzione della Zona Euro sono infatti saliti più del previsto ad aprile. In accelerazione anche i prezzi import export della Spagna. Ora si attende il rapporto Challenger sul mercato del lavoro americano, oltre al dato sulle vendite di case pendenti. L’euro, dopo una stagnazione di inizio giornata, ha avviato un movimento di recupero a 1,226 USD (+0,4%), grazie a ricoperture, dopo il nuovo minimo quadriennale toccato la vigilia a 1,2108. Le commodities sono in generale caduta, con il petrolio che scambia poco sopra i 72 dollari al barile. Milano si trascina dietro l’Europa con scambi bassi per effetto della festività della Repubblica. L’indice FTSE All Share mostra un decremento dello 0,96% ed il FTSE MIB dell’1,04%. Petroliferi in apnea in scia al calo delle quotazioni del greggio ed all’andamento molto negativo del settore europeo. Tenaris resta la peggiore assieme a Saipem ed Eni. Fra gli altri energetici resta dimessa l’Enel nonostante il Presidente, Piero Gnudi, abbia confermato la tempistica e le modalità dell’IPO di Enel Green Power e ribadito l’interesse per la Cina. Fiat inchioda con decisione, risentendo dei pessimi dati sulle immatricolazione, emersi dai dati del Ministero dei Trasporti. Il gruppo ha sottoperformato il mercato italiano nel mese di maggio, evidenziando un calo delle immatricolazioni del 25% e vedendo la sua quota di mercato crollare sotto il 30% per la prima volta dal 2005. Inutili le indicazioni arrivate dal Presidente, John Elkann, che ha ribadito l’interesse del gruppo ad espandersi in Cina. Denaro in fuga dalle banche che tornano a risentire della delicata situazione finanziaria europea. Fra i peggiori Mediolanum ed Unicredit. Tiene Luxottica dopo che il numero uno della società , Andrea Guerra, ha anticipato il raddoppio dei punti vendita in Cina nel prossimo triennio. Corre la STM a dispetto di un settore europeo peggio impostato. Svetta ancora Campari che si conferma il miglior titolo dle paniere principale, anche per la natura difensiva del settore beverage, che fa bene anche in Europa. Exploit di Kerself che festeggia la nomina del nuovo direttore generale e dei nuovi advisor finanziari Mediobanca e Borghesi& Colombo. Tonica Yoox nonostante la scadenza del lock up che ha portato al primo collocamento azionario di parte della quota di Nestor 2000.