Economia

Piazza Affari scivola ancora più giù dopo Wall Street

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(Teleborsa) – Piazza Affari amplia il rosso dopo l’avvio negativo di Wall Street. La borsa milanese come le principali borse del Vecchio Continente, ha avviato le contrattazioni già al ribasso dopo la decisione da parte della People Bank of China di alzare il costo del denaro.La sessione è caratterizzata da scambi sottili, visto l’aria prefestiva, inoltre l’assenza di dati macroeconomici fatta eccezione del CFMMI previsto alle 18.00 e la chiusura di Londra, danno il proprio contributo ad una sessione tranquilla. A dare una spinta verso le vendite lo spettro della crisi del debito europeo, ormai quasi giornalmente acuito dai continui interventi delle agenzie di rating sui Paesi più a rischio. A questo proposito proprio per supportare il debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona, nella settimana chiusa lo scorso 24 dicembre, la BCE ha acquistato 1,121 miliardi di titoli di Stato dei Paesi UE . Finora la banca Centrale Europea ha speso 73,5 miliardi di euro in titoli di Stato con questo scopo. Sul valutario l’euro si conferma tonico nei confronti del dollaro a 1,3154 usd,mentre tra le commodities il petrolio arretra a 90,72 dollari al barile, dopo aver toccato massimi di 91,88 dopo che l’ondata di gelo che ha investito l’Europa e gli Stati Uniti. Il Ftse all Share segna ora un calo dello 0,78%, il Ftse Mib dello 0,80%. Il paniere principale è completamente tinto di rosso, con la Fiat, che è la peggiore del listino. Il Lingotto, dopo un avvio vivace sulla scorta del via libera all’accordo su Mirafiori, ha invertito la rotta accodandosi all’intero benchmark europeo, messo KO dopo il taglio delle stime sulle vendite di auto in Cina. Si teme infatti che le misure restrittive varate da Pechino per limitare la congestione del traffico nei grandi centri possano impattare negativamente sul mercato dell’auto cinese. La scivolata dell’automotive europeo trascina giù anche Pirelli e la cassaforte degli Agnelli Exor. Per il resto non si può dire che le vendite abbiano risparmiato qualche settore. Frazionali ribassi per Autogrill che non ha tratto vantaggio dopo la notizia del fine settimana di due nuove commesse negli USA. In rosso Italcementi, all’ultima settimana sul principale paniere visto che lo dovrà abbandonare per far posto a Fiat Industrial. Soffrono le banche al pari del settore europeo. Va meglio l’ampio, che vede Meridiana Fly con rilazi oltre i nove punti percentuali dopo l’annuncio dell’estensione dei finanziamenti da parte delle banche. In rally anche Kerself che prosegue sull’onda degli acquisti iniziato ormai da metà dicembre in attesa di eventuali mosse dai soci russi, che potrebbero diventare azionisti di riferimento. Bene TerniEnergia che da domani entrerà a far parte del segmento STAR, frazionali rialzi per Astaldi che ha ottenuto una commessa in Algeria.