Piazza Affari a metà seduta si trova sostanzialmente sugli stessi valori dell’apertura quando, dopo un tentativo di rialzo, il Mibtel e il Mib30 sono scesi al di sotto della parità.
C’è attesa in tutta Europa per dopodomani, giovedì, quando la Banca centrale europea deciderà se tagliare o meno i tassi di interesse della Zona Euro. Il mercato scommette su una riduzione dello 0,50%, che porterebbe il costo del denaro dall’attuale 3,25% al 2,75%.
Oggi il presidente della Bce, Wim Duisenberg, è intervenuto alla commissione economia e affari monetari del Parlamento europeo.
In generale per il mercato è giorno di realizzi, e sul Mib30 che si trova ancora al di sotto dei 26.000 punti, sono solo otto i titoli positivi.
Tra quelli a maggiore capitalizzazione ci sono Tim, che è lanciata verso gli acquisti natalizi, come ha sottolineato l’amministratore delegato Marco De Benedetti in un’intervista a Bloomberg Tv.
In rialzo anche Eni, sostenuta dall’aumento del prezzo del petrolio. Il Brent, greggio di riferimento europeo, sale non solo nel quadro della missione degli ispettori Onu per il disarmo dell’Iraq, ma anche per lo sciopero generale in Venezuela, grande produttore. Un barile poco fa passava di mano a $26,03: è il livello più alto da fine ottobre.
Denaro anche su Mediaset che si avvantaggia sulla prospettiva dell’introduzione di una maggiore flessibilità in Spagna sui limiti alla proprietà delle emittenti televisive. Il mercato scommette dunque sulla possibilità per il Biscione di salire in Telecinco dal 40% oltre l’attuale barriera imposta del 49%.
Tra i titoli che si muovo appena al di sopra la parità figura Autostrade, in bilico sull’ipotesi di una contro-opa, in risposta a quella di Schemaventotto (gruppo benetton) a €9,5. Tra gli operatori c’è anche il sospetto che la ridda di dichiarazioni e indiscrezioni sia finalizzata a sostenere le quotazioni del titolo.
Attenzione puntata su Fiat nel giorno in cui il ministro delle attività produttive, Antonio Marzano, riprende il dialogo con il vertice del gruppo in un tavolo separato prima di ricucire la trattativa anche con i sindacati dopo che venerdì scorso il dialogo si era interrotto.
Marzano si è dichiarato aperto a ogni possibile soluzione, non escludendo così un possibile intervento pubblico a favore del Lingotto, ferma restando la necessità di un piano industriale. Il titolo è in ribasso.
Vendite sul comparto bancario dopo il declassamento da parte di Deutsche Bank di alcuni istituti italiani e il profit warning di Barclays Bank.
Nel comparto dei titoli finanziari, tuttavia, si distingue Fineco. Molta attesa per la fine della settimana quando scadrà il patto di sindacato della controllante Capitalia.
In ribasso Stmicroelectronics a dispetto di una discreta forza dimostrata dal comparto tecnologico europeo all’inizio delle contrattazioni.
In questo senso il mercato tiene comunque gli occhi puntati su Nokia che alle 14:30 italiane presenterà in America le sue previsioni alla comunità finanziaria.
Il fatto che a metà seduta il 96% degli scambi sia concentrato sul Mib30, con forti volumi pari a €1,3 miliardi, fa capire quanto poco mossi siano gli altri settori.
Sul Numtel, comunque, grandi prestazioni per Finmatica e Opengate, mentre e.Biscom ritraccia.
Perde punti anche Tiscali. Il numero uno del gruppo, Renato Soru, ha detto che prima di espandere le proprie attività all’Europa dell’est, vuole rafforzare la propria posizione nei paesi in cui già è presente.
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