Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta dominata piu’ da fattori macroeconomici esterni che da spunti interni. Dopo una partenza incerta, con gli indici a due velocità, e il passaggio a metà giornata sui valori della vigilia, nel pomeriggio è arrivato il denaro.
Lo slancio in avanti è arrivato dal dato sulla fiducia dei consumatori in marzo del Conference Board, salita a quota 110,2 rispetto ai 95 di febbraio e ai 97,8 di gennaio. Si tratta del livello piu’ alto raggiunto dall’indice dallo scorso agosto.
A portare sollievo sui mercati anche le dichiarazioni del presidente della Fed di Dallas Robert McTeer, secondo il quale in Usa non esistono sufficienti pressioni inflazionistiche che rendano necessario nell’immediato un aumento dei tassi di interesse. Proprio sui timori di un rialzo dei tassi, i mercati avevano chiuso in rosso lunedì.
Sul fronte macroeconomico si sono registrati importanti dati anche nel Vecchio Continente: l’aumento delle vendite al dettaglio in Italia, la crescente fiducia dell’industria italiana e soprattutto l’Ifo della Germania, cresciuto a marzo a 91,8 rispetto al dato di febbraio rivisto da 88,7 a 88,5.
Il Mibtel si è fermato a 23.817 punti (+0,50%), il Mib30 a 32.931 punti (+0,64%), il Midex a 28.637punti (+0,03%) e il Numtel a
2.327 (+0,52%).
Sul mercato italiano, si sono messi in luce, nel bene e nel male, i bancari.
Ha perso terreno Bnl, dopo la notizia che gli accantonamenti previsti per fronteggiare la crisi argentina non sono sufficienti, cosi’ come Mediolanum dopo i dati 2001.
In calo anche Banca Mps, mentre in forte crescita Unicredito, la controllata Rolo Banca, San Paolo Imi e IntesaBci. In particolare questo titolo ha giovato delle indiscrezioni che vorrebbero l’attuale numero uno di Poste Italiane, Corrado Passera, pronto a prendere il posto di Lino Benassi al vertice della banca milanese.
Contrastata la galassia di Marco Tronchetti Provera con Olivetti e Tim in denaro, mentre perdite contenute hanno interessato Pirelli e Telecom Italia che oggi ha presentato i dati 2001.
A recuperato interamente il calo della mattina, invece, Seat Pagine Gialle, che inizialmente ha pagato il bilancio in rosso relativo al 2001.
La corsa pomeridiana del Nasdaq ha dato fuoco alle polveri di Stmicroelectronics che si è portata dietro anche la controllante Finmeccanica che continua a crescere, dopo le indiscrezioni sul prossimo cambio al vertice.
Il comparto editoriale ha recuperato le sofferenze iniziali. Mediaset ha chiuso piatto dopo le notizie che vorrebbero la società milanese e Murdoch lanciare una ciambella di salvataggio a Leo Kirch, magnate tedesco dei media a rischio bancarotta.
In calo gli assicurativi, con Generali e Alleanza che non hanno raccolto il favore degli investitori.
Le banche d’affari hanno invece sostanzialmente confermato i propri rating sui due titoli assicurativi.
Sul Midex in crescita Snia, mentre hanno rallentato Mondadori e Alitalia.
Sul Nuovo Mercato in acquisto Tiscali e Cad.it.
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