(Teleborsa) – Piazza Affari rimane priva di slancio, dopo l’apertura incolore di Wall Street che si dimostra svogliata e con scarsi volumi di scambio in attesa delle feste natalizie. Non ha aiutato a dare una sferzata di energia, la lettura finale del PIL del terzo trimestre, rivisto leggermente al rialzo ma sotto le attese degli analisti nè tantomeno il settore immobiliare, che ha visto la vendite case esistenti a novembre balzare al di sotto delle stime. Il panorama rimane incolore per altre Euroborse, che si mantengono anch’esse poco sopra i livelli di parità, viste le notizie, sui dati congiunturali europei che non sono stati positivi. Il PIL del Regno Unito è stato rivisto al ribasso, risultando inferiore alle attese. Anche in Italia le vendite sono cresciute dello 0,3% rispetto a settembre, confermando un trend modesto. “Il dato delle vendite al dettaglio di ottobre sottolinea il perdurare di una crisi dell’economia e di un andamento piatto della fiducia degli italiani rispetto alla prospettiva”, ha affermato il presidente di Confesercenti. Sul valutario, la moneta unica è debole nei confronti del dollari attestandosi a 1,3085 USD (-0,11%), mentre il petrolio naviga sopra i 90 dollari al barile, in attesa dei consueti dati settimanali sulle scorte. L’indice FTSE All Share mostra un incremento dello 0,20%, l’indice FTSE MIB dello 0,22%. Exor si conferma in cima alle blue-chips, grazie al rialzo del Target price operato da Equita SIM; che ha confermato un giudizio “buy” per il titoli. Rilazi più contenuti per Fiat anch’essa promossa dallo stesso broker .La casa d’auto torinese e la holding della famiglia Agnelli restano sotto i riflettori anche per l’approssimarsi dello sbarco in Borsa della Fiat Industrial. Intanto, l’AD del Lingotto, Sergio Marchionne, resta concentrato su Mirafiori, nella speranza di trovare un accordo prima di Natale. Buoni rilazi per gli oil, anche se ritracciano rispetto ai guadagni della mattinata. Fra i migliori resta Saipem, seguita dall’Eni, dopo che il Presidente, Roberto Poli, ha precisato che non c’è mai stata alcuna pressione politica sul gruppo. In una intervista a Il Sole 24 Ore, Poli ha anche toccato il tasto Gazprom, sottolineando che i rapporti sono esclusivamente d’affari. In pole position Fondiaria-Sai che fa meglio degli altri assicurativi, mentre va in retromarcia la controllante Premafin, in attesa della firma dell’accordo per il rifinanziamento oggi a Lugano. Ben comprate Campari e Ansaldo, in un Listino che cerca opportunità d’acquisto. Vendute le banche, che soffrono dopo il recente rally. Banco Popolare si conferma la peggiore, seguita da Mediobanca. Debole ma sempre dalla parte dei ribassi, Intesa Sanpaolo in vista della creazione di un nuovo polo assicurativo e dopo le rassicurazioni del Presidente, Giovanni Bazzoli, sulla questione Basilea3. Si sgretola il cemento con Buzzi ed Italcementi, mentre nelle costruzioni emerge Astaldi, grazie ad un nuovo contratto in Florida. Sul completo in luce Beghelli al secondo giorno di rally, dopo l’annuncio ieri di un nuovo impianto a ciclo combinato che si avvale del fotovoltaico. Debutto con fuochi d’artificio per First Capital, la nuova matricola dell’AIM Italia, che ha avviato le contrattazioni in rialzo del 12,4% e ora mostra guadagni superiori al 7%. in retromarcia Beni Stabili, dopo che Mediobanca ha completato il collocamento accelerato di una quota del 3,4%.