Economia

Piazza Affari resta di cattivo umore

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(Teleborsa) – Si appesantisce la borsa milanese sul finire della mattinata, risultando la peggiore in Europa dietro solo a Madrid colpita dalla scure di Moody’s. Dopo la decisione di ieri di Standard & Poor’s di mutare a “negativo” l’outlook niente di meno che del Belgio, stamane Moody’s ha messo il rating della Spagna sotto osservazione per un possibile taglio, indicando la vulnerabilità del Paese nel raccogliere fondi vista l’alta necessità di rifinanziamento del prossimo anno. Niente di nuovo dal FOMC della Fed di ieri, che ha lasciato il costo del denaro ai minimi storici, in quanto la ripresa è troppo debole per garantire un miglioramento del mercato del lavoro, che a sua volta farebbe ripartire in quinta l’intero sistema. I futures sugli indici a stelle e strisce stanno registrando una perdita di circa mezza frazione di punto, facendo presagire una partenza debole di Wall Street. Tra i dati macro Usa si attendono i prezzi al consumo, l’Empire State Index e la produzione industriale. Si deprezza l’euro portandosi a 1,3318 dollari in attesa della riunione di domani e dopo domani dei leader Ue a Bruxelles e dell’adozione del meccanismo permanente di salvataggio della zona euro Esf – European stabilisation mechanism, che da metà 2013 prenderà il posto del fondo provvisorio salva-stati da 440 miliardi di euro. Il petrolio newyorkese viaggia in calo a 87,3 dollari al barile. L’indice FTSE IT All-Share registra una flessione dell’1,57% e il FTSE MIB un calo dell’1,66%. Torna la lettera sulle banche, dopo un periodo di tregua. Oggi Nomura si è espressa sul comparto bancario giudicando quello italiano più solido degli altri paesi del sud Europa anche se gli istituti si trovano costretti a fronteggiare un contesto ostile. Tra le singole note il giudizio di Unicredit passa a ‘neutral’ da ‘buy’ (tp a 1,9 da 2,4 euro), quello di Mps diventa ‘reduce’ da ‘neutral’ (tp a 0,9 da 1,3 euro), quello di Ubi ‘neutral’ da ‘buy’ (tp a 7,5 da 11,7 euro) mentre quello di BPM passa a ‘neutral’ da ‘buy’ (tp a 3,2 da 6,5 euro). Confermata la raccomandazione di Intesa SanPaolo e Mediobanca, rispettivamente a ‘neutral’ con prezzo obiettivo a 2,6 da 2,9 euro e a ‘buy’ con target price a 9 da 9,2 euro. Confermato il ‘reduce’ del Bco Popolare. Per BPER il broker giapponese avvia la copertura con il giudizio ‘neutral’ e tp a 10,7 mentre per Credem a ‘buy’ con tp a 5,3 euro. In coda al paniere Ftse Mib troviamo Unicredit, con una minusvalenza di quattro punti percentuali all’indomani del Cda che ha approvato le linee guida strategiche del gruppo e ha dato l’ok al piano di riscadenziamento della holding Premafin (+0,52%). Secondo indiscrezioni l’istituto di Piazza Cordusio non intende partecipare al consorzio per l’aumento di capitale. In rosso anche Mps, Intesa SanPaolo, Ubi Banca, la Pop Milano, Mediolanum, con perdite superiori al 2%. Il Banco Popolare cede circa il 2,43% dopo il via libera del consiglio di gestione all’aumento di capitale da due miliardi di euro. Perde meno di mezza frazione di punto Cir: secondo indiscrezioni di stampa la controllata Sorgenia entrerà nel capitale della polacca Saponis Investments con una partecipazione di circa il 27%. Si sgretola il settore del cemento e delle costruzioni, con Italcementi e Impregilo che cedono più di un punto percentuale. Nel paniere Fste Mib restano a galla solo Snam, Atlantia e Prysmian, quest’ultima dopo la notizia della presentazione entro oggi alla competente Autorità olandese per i Mercati Finanziari (Afm) della bozza del documento d’offerta pubblica su Draka. Il lancio dell’Opa è previsto all’inizio di gennaio prossimo. Lottomatica cede alle vendite dopo un buon avvio. GTECH, controllata di Lottomatica, ha firmato un nuovo contratto con la Texas Lottery per la fornitura di un’ampia gamma di prodotti e soluzioni. Ferma ai box la Fiat, dopo i dati deludenti delle immatricolazioni nell’Europa Occidentale diffuse stamane dall’Acea e giustificati dal Lingotto con la fine degli incentivi. Prese di beneficio su Mediaset, al centro degli acquisti la vigilia dopo la fiducia al governo Berlusconi. In difficoltà Tod’s: Mediobanca ha comunicato di aver completato il collocamento privato di una quota fino a un massimo del 10% del capitale. Boom di scambi per oltre 219 mila pezzi scambiati sinora. Pesante Aicon. Ieri il cda del gruppo messinese ha presentato i conti e deliberato un aumento di capitale a pagamento entro il limite del 10%.