Economia

Piazza Affari prosegue pigramente positiva, orfana di Londra e Wall Street

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(Teleborsa) – La borsa di Milano taglia il traguardo della metà seduta con gli indici in territorio positivo e migliori della maggior parte dell’Europa, in una sessione un po’ volatile e senza una direzione precisa, anche per la chiusura odierna di Londra e Wall Street. Resta inoltre un certo clima di cautela circa il futuro finanziario dell’Europa anche in virtù del taglio del rating sul debito sovrano della Spagna emesso da Fitch venerdì scorso a mercati chiusi, sebbene tale decisione non abbia causato un tracollo dei mercati come i più pessimisti si sarebbero potuti attendere. Sul fronte valutario il cross euro/dollaro sembra voler seguire l’impostazione dell’azionario confermandosi poco mosso con piccole oscillazioni. La moneta unica vale al momento 1,2293 dollari. Prosegue la fase di apprezzamento dell’oro nero, che adesso viaggia a 74,46 dollari al barile. Tra i dati macro odierni l’ISTAT ha stimato per maggio una leggera frenata dell’inflazione, mentre in Europa i prezzi al consumo dello stesso mese sono anticipati in crescita. L’Eurostat non ha spiegato il perchè nel flash; molto probabilmente la debolezza dell’euro si è tradotta in un aumento dei prezzi import. Deludente il dato sulla fiducia dell’economia risultata in discesa. Molti vedono in questo dato l’inizio di un deterioramento del sentiment in Europa. L’attenzione in Italia è stata catalizzata stamane dall’Assemblea annuale della Banca d’Italia con l’intervento del governatore Mario Draghi, che ha parlato di riforme, effetti della crisi e importanza dell’euro, precisando che le riforme vanno attuate con una certa urgenza per contrastare la crisi. Tra i principali indici di Piazza Affari il Ftse All Share mostra un guadagno dello 0,18%, mentre il Ftse Mib avanza dello 0,20%. Più decisi il Ftse Mid Cap +0,50% e il Ftse Star +0,43%. Nel paniere principale in gran spolvero Exor. Tra i migliori anche Finmeccanica, che rimbalza rispetto al tonfo di venerdì dopo che l’AD Guarguaglini ha ribadito con vigore che non lascierà il Gruppo e che la società non è coinvolta nell’inchiseta sui fondi neri. Nel risparmio gestito Azimut fa ora meglio di Mediolanum, che era partita con un certo slancio. Molto bene Impregilo, STM, Fiat, Pirelli e Prysmian, tutte con vantaggi superiori al punto percentuale. Tutto positivo il comparto bancario . In luce Generali: l’ad di quest’ultima in una intervista a Repubblica ha affermato che il Leone di Trieste farà acquisizioni nel ramo danni e dell’Asset Management quando ci saranno le condizioni favorevoli per procedere, precisando che comunque ci si rivolgerà all’estero. Possibile anche un allentamento dei rapporti con Mediobanca. Dal lato delle vendite Telecom Italia si conferma maglia nera. Venerdì scorso il tribunale di Milano ha accolto il patteggiamento della compagnia e di Pirelli per un totale di 7 milioni di euro. Offerte anche Campari e Mediaset. Sull’ampio, il mercato non sembra aver digerito la riorganizzazione societaria di Actelios annunciata venerdì.