(Teleborsa) – Piazza Affari si conferma in rosso a metà seduta in una sessione pertita con buone intenzioni. Alla fine ha prevalso il pessimismo legato all’esito della riunione del Fomc di ieri sera, non tanto per la decisione di lasciare i tassi ai livelli minimi, peraltro scontata, quanto per l’outlook più cauto sulla ripresa economica statunitense emerso tra i vari esponenti della Banca. L’Europa non è stata direttamente tirata in ballo tra le cause del rallentamento della crscita; il Fomc ha fatto solo riferimento ad una grande instabilità dei mercati finanziari, che “riflette gli sviluppi all’estero”, tuttavia l’associazione vien da sè. Intanto sale l’attesa per il G20 di Toronto in programma nel fine settimana, con i partecipanti che cercheranno di trovare varie soluzioni all’instabilità finanziaria dell’Europa, con un occhio alla Cina. Le vendite tornano a colpire anche l’euro, che ieri sera aveva guadagnato terreno nei confronti del biglietto verde in scia all’effetto-Fed. Il cross euro/dollaro viaggia ora a 1,2290 usd. In calo ma con qualche slancio in più il prezzo del petrolio a quota 72,27 dollari al barile. Dal fronte macro gli ordini all’industria della Zona Euro sono risultati in crescita ma meno delle attese. Va rilevato che lo scorso mese si era verificato un balzo di ben 5 punti percentuali. Oltreoceano arriveranno i sussidi alla disoccupazione e gli ordini di beni durevoli. In attesa dell’avvio di Wall Street, che l’andamento negativo dei futures anticipa in rosso, il Ftse All-Share segna una discesa dello 0,87%, mentre il Ftse Mib arretra dello 0,86%. Più marcata la discesa del Ftse Mid Cap che lascia sul parterre l’1,08%. Tra le blue-chips Prysmian si porta tra i peggiori titoli, che sono praticamente tutti bancari insieme al Gruppo CIR. Tutt’altro andamento per il risparmio gestito, con Mediolanum e Azimut unici a mostrare il segno più. In particolare del gruppo di Ennio Doris piacciono i contatti preliminari presi con la Banca Sara per la rilevazione di quest’ultima. Peggiora nella mattinata Fiat, sempre più al centro dell’attenzione per il caso Pomigliano in attesa di una decisione definitiva sul destino dello stabilimento campano. Sull’ampio da rilevare la buona performance dell’A.S. Roma dopo il nulla di fatto di ieri nell’incontro tra l’Italpetroli dei Sensi e Unicredit.