(Teleborsa) – Piazza Affari prosegue il rimbalzo avviato con l’inizio di dicembre, beneficiando anche della buona impostazione assunta dalle altre borse europee e dal rally di Wall Street. L’economia contribuisce a risollevare i mercati. I dati pubblicati negli ultimi giorni in Usa sono apparsi davvero confortanti, così come il quadro dipinto dal Beige Book della Federal Reserve, che è stato pubblicato ieri sera. Il rapporto sullo stato dell’attività nei dodici distretti della FED ha infatti evidenziato un complessivo miglioramento della situazione economica. Così si aspetta con più fiducia il dato sul mercato del lavoro americano, in agenda domani. Restano sullo sfondo le tensioni per la crisi debitoria europea, che hanno tenuto sotto scacco i mercati nell’ultimo periodo. Fra l’altro, la Commissione europea ieri ha annunciato una estensione degli aiuti per tutto il 2011, per consentire un’uscita graduale dalle misure di emergenza. Grande attesa per la riunione della BCE, che dovrebbe confermare un livello invariato dei tassi, ma anche rinviare per l’ennesima volta qualsiasi accenno ad una exit strategy. La situazione di crisi che ha investito l’Europa non consentirebbe infatti all’Eurotower di stringere i rubinetti o dare segnali in questo senso. L’euro resta stabile sul dollaro, dopo il rimbalzo della vigilia. La moneta unica infatti passa di mano a 1,313 USD, in attesa della BCE. Milano si classifica fra i migliori in Europa, sostenuta dall’ottima performance degli oil e delle banche. E’ da segnalare comunque l’ampiezza di questo rialzo, in un Listino dove sono pochissimi i titoli in rosso. Solo quattro titoli evidenziano un bilancio negativo nel paniere maggiore. L’indice FTSE All Share parte in rialzo dello 0,66% a 20385,59 punti, mentre l’indice FTSE MIB sale dello 0,70% a 19703,72 punti. Le banche tengono stretto il denaro, con Unicredit che si conferma fra i migliori, inseguita da Intesa Sanpaolo. Forte il risparmio gestito. b>Bene anche gli assicurativi, con Fondiaria-Sai e la controllata Milano Assicurazioni che appaiono ben impostate, nonostante siano state poste in creditwatch negativo da parte di Standard & Poor’s. La decisione è stata presa dall’agenzia di rating per le incertezze relative all’aumento di capitale della holding Premafin, che secondo la stampa starebbe anche pensando di rivedere con il piano di rinegoziazione del debito con le banche. Petroliferi alla riscossa, grazie al deciso rimbalzo delle quotazioni del greggio. Brilla Saipem, mentre l’Eni potrebbe essere disturbata dallo scandalo Wikileaks. In retromarcia Fiat che reagisce male ai dati sulle immatricolazioni pubblicati ieri sera. Il Ministero dei trasporti ha annunciato un calo delle immatricolazioni del 26% per la casa torinese, a fronte del 21,1% dell’intero mercato, con una quota scesa al 28,5%. Intanto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato ieri che ci sono sette società nella short list per la vendita di Termini Imerese.