(Teleborsa) – Sempre in rosso la borsa milanese dopo il pessimo avvio di Wall Street, seppure con cali inferiori alla maggior parte degli altri principali eurolistini. Il panorama mondiale vive oggi l’attesa per la riunione del Fomc di questa sera, dalla quale ci si attende qualche mossa per dare linfa all’economia statunitense che ultimamente sembra piuttosto vacillante. A confermare l’attuale stato di debolezza della congiuntura USA il dato sulla produttività , scesa inaspettatamente come non faceva da 18 mesi. In chiaroscuro i dati sul surplus commerciale della Cina, che ha mostrato un valore ben superiore al consensus ma un contestuale rallentamento della crescita dell’import, gettando nel panico soprattutto i colossi dell’export europei e statunitensi. Il sentiment negativo si riflette anche sull’andamento dell’euro nei confronti del dollaro dopo il rally di venerdì. Il cross eur/usd abbandona anche quota 1,31 usd viaggiando sui minimi intraday a 1,3096 usd. In calo il petrolio con il barile sul Light Crude a 79,61 dollari. L’indice Ftse All-Share cede lo 0,59%, il Ftse Mib lo 0,55%. Sul paniere principale prosegue la corsa di Telecom Italia in scia alla promozione da parte della Barclays, che ha portato il giudizio su azioni ordinarie e di risparmio a overweight da equal weight. Resistono nel segno più solo Snam Rete Gas e Fiat, quest’ultima all’indomani dei conti della controllata americana Chrysler. Non si arrestano le vendite sul cemento, dopo che Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la propria view sul settore europeo a neutral da attractive. Italcementi e Buzzi restano in coda al paniere Ftse Mib con perdite superiori ai due punti e mezzo percentuali. Per Goldman Sachs il giudizio della prima società passa a sell da neutral e il target price a 5,80 da 8,50 euro mentre per Buzzi il prezzo obiettivo scende a 6,50 da 8,50 euro, nel giorno della diffusione di dati semestrali in forte peggioramento. Buzzi ha inoltre espresso un certo pessimismo sull’andamento dell’intero esercizio.
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