La fine della guerra è dietro l’angolo? I mercati ci credono fermamente, con un occhio all’andamento delle operazioni belliche in Iraq, e Piazza Affari non è da meno: a metà giornata gli indici sono tutti in forte rialzo.
Sul Mib30 non si incontra un titolo con il segno meno: la crescita si spalma su tutti i valori delle trenta blue chip, con particolare enfasi su quelli del comparto bancario e del comparto assicurativo.
E’ però vero che il best perfomer in questa giornata di scadenze tecniche appartiene al settore alimentare: si tratta di Parmalat, che recupera terreno dopo la penalizzazione delle scorse settimane, in attesa di notizie sul fronte aziendale.
Tra tutti i titoli in rialzo si segnala Fiat attestato sopra i €6. Alle 12:00 è scaduto il termine per presentare le offerte di acquisto della controllata Toro: la De Agostini ha già manifestato la sua proposta, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters che ha citato una fonte senza riferire il prezzo.
Fortissime le banche, con Capitalia che guadagna oltre sei punti percentuali; ottimo il passo del risparmio gestito e delle assicurazioni.
Il titolo Eni viaggia sopra quota €13, spinto dagli investitori che tengono d’occhio il prezzo del petrolio e la situazione in Iraq, dove alcuni pozzi stanno bruciando, ma dove le truppe britanniche hanno conquistato una zona ricca di impianti di estrazione.
Il mercato fa salire anche Enel dopo l’acquisto della quota di France Telecom in Wind e a dispetto dell’outlook negativo di Standard & Poor’s.
Sul futuro di Wind già si accavallano voci nelle sale operative.
Sul Midex è positiva Alitalia e marcia bene il comparto del lusso; unici titoli in ribasso sono CariFirenze e Snia.
Sul Numtel, il titolo Tiscali è sopra i €4 dopo la presentazione dei dati.
Il titolo Digital Bros cresce di tre punti e mezzo percentuali, sulla scia del rialzo generalizzato dei valori della New Economy, ma anche grazie alla notizia di un’operazione che riguarda Horizon.
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