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PIAZZA AFFARI POSITIVA PER 3° GIORNO CONSECUTIVO

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Piazza Affari ha chiuso in rialzo con un Mibtel in crescita dello 0,60% ben attestato sopra quota 30.000 a 30.616 punti. Il Mib30 ha terminato con +0,43% a 44.300; il Midex ha messo a segno +1,55%. Gli scambi non sono stati particolarmente consistenti, anche se intorno alla media, ma del resto il mercato respira aria festiva alla vigilia dell’ultima seduta dell’anno. I rialzi hanno interessato un po’ tutti i settori, ma non si sono fatti vivi in casa dei telefonici in generale e della scuderia di Roberto Colaninno in particolare.

“E’ stata una seduta interlocutoria e senza spunti – commenta a WallStreetItalia Matteo Serio, gestore di portafoglio di Cofimo Sim – l’unico fatto positivo è che per il terzo giorno consecutivo è stato registrato un rialzo, il che ci fa ben sperare in una chiusura d’anno con il segno più”.

Un’occhiata ai titoli che più hanno movimentato la giornata.

Nel comparto bancario. San Paolo Imi (+4,14% a 17,60 euro) è stato il miglior valore del Mib30. “Nei giorni scorsi era stato colpito parecchio e ora rimbalza – spiega Serio – inoltre come tutto il comparto si è rivitalizzato sulla notizia che il presidente del Consiglio Giuliano Amato vede possibile un intervento del governo per rivedere la sentenza della Cassazione sui cosiddetti mutui usurai”.

Nel comparto dei media Mediaset (+3,88% a 12,98 euro) ha la medaglia d’argento come secondo miglior titolo. “Un mese fa quotava intorno ai 16 euro – ricorda l’operatore – è una società ottima, con management di qualità. Il prezzo sconta crescite ambiziose”.

Nel comparto assicurativo si è distinta Generali (+1,31% a 42,45 euro). Il settore è in movimento anche in Europa: il titolo Axa, quotato a Parigi, è stato uno dei dieci migliori titoli del continente.

Nel comparto energetico Eni (+1,19% a 6,97 euro) si è riportata a un soffio dai 7 euro. Il titolo è in tensione sulla scia del calo della temperatura che porta a un aumento della domanda di combustibile per riscaldamento.

Nel comparto immobiliare ha brillato, tra gli altri, Aedes (+13,91% a 4,3 euro). “Il rialzo del settore è dovuto a fattori endogeni, ma anche a un certo risveglio dell’attività immobiliare e delle costruzioni in USA”, dice Serio.