Piazza Affari si avvia verso l’apertura con un andamento rialzista. Il Fib30 è partito in crescita dello 0,81% superando la soglia psicologica dei 43.000 punti.
Ieri invece gli indici erano finiti tutti in ribasso: il Mibtel aveva terminato a –0,61%. Il Mib30 a –0,56%. Il Midex a –0,57%. Il Numtel a –3,77%. Il tema dominante della seduta della vigilia ha riguardato i titoli bancari, ma si è fatto sentire il tonfo delle utilities e soprattutto di Enel.
Per oggi bisogna aspettarsi un’altra seduta sulla scia del mercato americano, affermano gli operatori. “Non si può prescindere dall’andamento del Nasdaq”, ha sottolineato l’analista di una primaria Sim.
Il tabellone elettronico è tuttavia disorientato e ciò si traduce in una forte volatilità degli scambi. Ieri a Wall Street si è assistito a un forte ribasso con recupero in finale.
Secondo l’analista di una banca italiana, la riduzione dei tassi d’interesse interbancari attuata la scorsa settimana da parte della Federal Reserve non e’ stata sufficiente a rassicurare gli investitori sulla performance finanziaria delle imprese, ne’ sulla congiuntura negli Stati Uniti.
Ora i mercati attendono un ulteriore taglio del costo del denaro, che potrebbe avvenire il prossimo 31 gennaio, giorno in cui si riunirà nuovamente il board della Fed.