Piazza Affari è arrivata in perdita a metà seduta, reduce da una mattinata schizofrenica.
La giornata fin qui è stata dapprima tutta in attesa dei dati trimestrali di Nokia e quindi ben disposta, come hanno dimostrato, tutto sommato, i valori dell’apertura; poi, dopo il warning del colosso finlandese è iniziato il calo.
Tutto il comparto tecnologico, in Italia come in Europa, è andato a picco.
A Piazza Affari Stmicroelectronics lascia quattro punti percentuali. Il titolo si è mostrato debole fin dalle prime battute. In flessione anche la controllante Finmeccanica che risente dei risultati negativi dell’americana Boeing.
Sul fronte opposto, stessa percentuale ma con segno diverso, troviamo Banca di Roma, che è il miglior titolo del Mib30.
Il comparto bancario è abbastanza sostenuto quest’oggi. Evidentemente gode della spinta di Prometeia e delle sue proiezioni sul settore.
Il denaro corre su Eni che trova sostegno nel prezzo del petrolio, oggi in crescita.
Negativi i telefonici. Nella galassia di Marco Tronchetti Provera solo Seat Pagine Gialle è positiva: l’amministratore delegato Paolo Dal Pino in un’intervista ha detto che le attività Internet raggiungeranno il break even operativo nel 2002 e ha confermato per Seat un target di crescita dei ricavi delll’8-10%.
Tra gli industriali perde terreno Fiat dopo un avvio che aveva fatto sperare.
Sul Nuovo Mercato è stata riammessa Inferentia dopo due giorni di sospensione.
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