Le borse europee proseguono la seduta registrando una performance cauta e al momento sono praticamente piatte. A Piazza Affari il Ftse Mib fa appena +0,05%; Londra ora sale dello 0,17$, Francoforte cresce dello 0,34%, Parigi fa -0,01% e Madrid è il listino peggiore cedendo più di mezzo punto percentuale. Si attendono i nuovi dati economici americani , che vedranno protagonisti i numeri sull’inflazione americana. Nel frattempo i futures Usa anticipano un avvio negativo per Wall Street.
Intanto sono usciti i dati relativi all’inflazione dell’Euro 17: si parla a marzo di un tasso di inflazione pari al 2,7% su base annua; in Italia l’inflazione è in rialzo al 2,5%,sempre su base tendenziale. Nuovi numeri anche sull’ inflazione galoppante in Cina, che fanno temere un nuovo round di stretta sul credito.
All’indomani dei ribassi che sono stati causati dal ritorno dei timori sulle banche e sulle condizioni in cui versa la Grecia, gli investitori hanno difficoltà a optare per la via degli acquisti. La Grecia continua d’altronde a essere al centro dei riflettori, per il forte aumento dei rendimenti dei titoli di stato: quelli a due anni continuano a viaggiare al 17%.
Banche così ancora in flessione, dopo l’ultima notizia arrivata dal mondo dei Piigs, con Moody’s che ha declassato il rating sul debito sovrano dell’Irlanda a un livello appena al di sopra di quello spazzatura. La stessa S&P aveva emesso un giudizio simile poco tempo fa. Si guarda poi anche alla Spagna, con lo spread sui rendimenti che è salito oltre i 200 punti.
I timori sui debiti sovrani condizionano insomma ancora la performance delle borse, che tentano un recupero ma con poco successo. Intanto, da segnalare il nuovo record dell’oro, che si attesta a $1.479 l’oncia. Questo è comunque un periodo di forte volatilità sia sul mercato valutario che delle commodities.
Nel frattempo, nonostante i dati sull’inflazione Ue, l’euro ora scende a New York a quota $1,445, perdendo anche sullo yen a 120,38. Il dollaro anche è in flessione sulla moneta giapponese a 83,33.
I futures sul petrolio scambiati a New York sono in calo a $107,73 al barile, in calo dello 0,19%
A Piazza Affari i titoli a cui guardare oggi e i relativi rating.
Fiat Industrial. Intermonte ha alzato il rating da netral a outperform, e ha alzato il target price da 10 a 15 euro. Il titolo sale più del 3,30% e si conferma il migliore del Ftse Mib.
Eni. Equita Sim emette giudizio “buy”, ma abbassa il target price a 21,6 euro. Il titolo scende dello 0,29%.
Monte Paschi di Siena. BoA Merrill Lynch emette giudizio sottoperformare, target price alzato tuttavia a 1,03. Il titolo perde però più dell’1%, e si allinea alla performance al ribasso delle banche. Male Unicredit, con il mercato che non crede alle rassicurazioni di Ghizzoni sul non procedere a un aumento di capitale. Il titolo cede lo 0,76%. Ancora peggio fa Ubi Banca (-3,25%) e le vendite si abbattono anche su Popolare di Milano (-2,14%), Mediobanca (-0,84%), Intesa SanPaolo (-1,18%).
Prysmian . Exan BNP Paribas alza il rating da neutral a sovraperformare. Il titolo sale di quasi il 4% e si conferma il migliore del Ftse Mib.
FUTURES AMERICANI .
Alle 12.45 (le 6:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scende di 1,60 punti a 1.307,80 (-0,18%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 3,75 punti a 2.298 (-0,14%).
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 23 punti (-0,19%), in area 12.205.