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PIAZZA AFFARI PIANGE LE TLC, CRESCE SU GENERALI

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Piazza Affari a metà giornata si aggira intorno alla parità dopo qualche movimento al di sotto che nella prima parte della mattinata aveva fatto temere un cedimento più importante rispetto all’apertura positiva.

Il mercato è ingessato. Pochi scambi, pochi volumi, nessuna voglia di esporsi. Anche alcuni analisti suggeriscono di non impegnarsi stabilmente nell’azionario.

Sul Mib30 oltre due terzi delle blue chip è in campo positivo.

Ma a saltare agli occhi è la debacle dei titoli delle telecomunicazioni.

Nel Telecom day, nel giorno cioè in cui il gruppo incontra la comunità finanziaria, sia Telecom Italia che Tim, sia Olivetti che Seat Pagine Gialle hanno il segno meno.

Di qui al 2005 Telecom Italia prevede una crescita media annua del margine operativo lordo (mol, o ebitda) tra il 5 e il 5,5% e dei ricavi tra il 4 e il 4,5% a tassi di cambio costanti.

Le stime non cambiano rispetto ai target fissati per il periodo 2002-2004.

Per il risultato operativo la società prevede una crescita media annua dell’8-8,5%.

Sul piano dell’indebitamento finanziario netto il piano attuale prevede un obiettivo per il 2005 stimato a €13 miliardi rispetto al target annunciato lo scorso anno al 2004 sotto i €15 miliardi.

Gli investimenti previsti per il triennio 2003-2005 saranno compresi tra €14-16 miliardi, in linea con quanto previsto per il triennio 2002-2004.

Il mercato ha accolto male le dichiarazioni del gruppo. Secondo le voci raccolte da Wall Street Italia nelle sale operative, sarebbero in atto degli switch tra i due titoli, ed entrambi stanno perdendo terreno, vittime di opposte convinzioni da parte degli investitori.

Oggi si muovono bene gli assicurativi. Fin dall’avvio Generali ha brillato sul listino; bene anche Alleanza.

In crescita gli industriali, a partire da Fiat e Finmeccanica; denaro sull’industriale tecnologico per eccellenza, e cioè Stmicroelectronics, mentre è positiva anche Pirelli.

Tra i titoli in rialzo figura Mediaset, a dispetto delle previsioni sul mercato pubblicitario.

I bancari si muovono di buon passo, con l’eccezione di Antonveneta e, nel risparmio gestito, Fineco.

Tra gli energetici, salgono Enel, anche sulla scia dell’accordo con British Gas, e Eni.

Tra le voci raccolte nelle sale operative, c’è quella di un bond trentennale che sarà lanciato da Parmalat.

Sul Nuovo Mercato Tiscali è ancora parecchio lontana dal target di prezzo indicato poco fa da Ubm.

E Freedomland, che era stata sospesa per eccesso di rialzo, ora vola alta, con un rialzo di nove punti percentuali.

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