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PIAZZA AFFARI PESANTE DIETRO TLC, BENE ENEL

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Piazza Affari ha chiuso debole una giornata che aveva fatto segnare un’apertura in positivo, ma zoppicante. Alle 13:30 la giornata sembrava ben avviata al rialzo, ma intorno alle 16:30 i telefonici hanno cominciato ad appesantire il listino italiano per chiudere in rosso, così come Wall Street (che pure aveva aperto bene), ma che è stata costretta a una marcia indietro.

Sul fronte dei dati macroeconomici le notizie erano state incoraggianti: cifre superiori alle stime per la fiducia dei consumatori USA e in particolare per gli ordini sui beni durevoli negli USA.

A deprimere il comparto dei telefonici gli utili deludenti di AT&T Wireless (AWE – Nyse) e le notizie poco incoraggianti sulla possibilità di un nuovo taglio dei tassi sul costo del denaro negli USA.

Il Mibtel ha chiuso a 22.884 punti (-0,60%), il Mib30 è sceso a 32.164 punti (-0,78%), ha tenuto il Midex, che ha terminato la seduta in rialzo dell’1,34% a 26.703 punti, mentre il Numtel è scivolato a 2.336 punti (-1,64%).

A Piazza Affari hanno tenuto banco i bancari, proprio a scapito dei titoli telefonici: “i motivi di questo interesse – spiega un operatore – sono molteplici. L’influenza maggiore la si deve probabilmente alla decisione di Merrill Lynch di switchare dai tlc alle banche. Ecco come si spiega, ad esempio, le buone performance di BNL, Banca Intesa e Banca di Roma, sulla quale pesa anche la questione della fusione con Bipop Carire, anche oggi al centro di indiscrezioni che hanno appesantito la ripresa del titolo”.

“Il mercato è convinto che l’istituto romano tragga maggiori vantaggi dall’operazione rispetto alla banca bresciana, – afferma un analista – perché con il conferimento di Romagest e Romavita Banca di Roma potrà eventualmente permettersi il controllo di Bipop Carire senza, di fatto, spendere soldi. Inoltre con l’operazione la banca capitolina si fonda con una banca che è leader nei servizi online e forte nel risparmio gestito”.

Pesante Unicredito, sulla quale grava la voce sempre più insistente di un imminente cambio al vertice.

Molto bene Enel, i cui dati di bilancio hanno ricevuto l’approvazione di importanti banche d’affari, che hanno rinnovato ratings positivi.

Sul Midex la protagonista assoluta è stata Snia, sospesa in giornata, sulla quale è arrivata l’Opa di Gnutti attraverso Bios (che detiene il 28,8% di Snia).

Tra le utilities è cresciuta anche Eni e la controllata Italgas.

Sugli scudi anche HDP spinta dalle voci sulla controllata Valentino.

I telefonici hanno chiuso deboli, come detto pocanzi: ha perso terreno anche TIM, che secondo alcune indiscrezioni, sarebbe pronto a rilevare Blu, consorzio di telefonia mobile in possesso di licenze UMTS.

Il Nuovo Mercato ha visto il bel rialzo di Cdc dopo l’accordo con TotalFinaElf Italia, mentre hanno perso terreno Gandalf e Tiscali.