(Teleborsa) – Piazza Affari avvia una seduta difficile, assieme agli altri Eurolistini, in attesa della riunione odierna dell’Eurogruppo. A Bruxelles si valuteranno le situazioni di crisi dell’Irlanda e le possibilità di contagio ad altri stati dell’Unione, dopo la riacutizzazione dei timori relativi al rischio default. Un tema dominante in questi ultimi giorni, che continua a mantenere sotto pressione anche la moneta unica, la quale scambia sul dollaro sul filo degli 1,36 USD. Intanto, si attende anche il dato sull’indice Zew tedesco, in calendario per questa mattinata, oltre ai dati relativi all’inflazione nell’Eurozona. Dagli Stati Uniti arriverà un fiume di dati, fra i quali si segnala quello sulla produzione industriale. La performance tracciata dall’Asia ha scoraggiato qualsiasi cenno di ottimismo sulle piazze del Vecchio Continente, dopo il tondo di Shangai, sui timori di nuovi rialzi dei tassi. E’ stata la Corea a dare il via, con un incremento del costo del denaro di 25 punti base. Milano risente della debolezza delle banche e degli oil. L’indice FTSE All Share cede lo 0,89% a 21406,73 punti, mentre l’indice FTSE MIB perde lo 0,97% a 20790,99 punti. In rosso anche FTSE Mid Cap -0,42% ed FTSE Star -0,03%. A picco Lottomatica dopo i conti dei nove mesi e l’OK del CdA ad un piano di rifinanziamento da 1,9 mld di euro. La società ha anche ceduto una quota del 12,5% del Gratta & Vinci a Unicredit. In rosso le banche con L’Istituto di Piazza Cordusio che evidenzia perdita in linea con il mercato, mentre fa leggermente peggio Intesa Sanpaolo. Si allinea anche UBI Banca, che ieri si era distinta dopo i risultati. Il Banco Popolare viaggia in scia, dopo che il numero uno, Pier Francesco Saviotti, ha precisato che l’aumento di capitale sarà attuato a inizio 2011 e che dopo non ci sarà più bisogno di chiedere altri sforzi agli azionisti. Deboli anche gli assicurativi. Tornano a scricchiolare le costruzioni, che recentemente hanno offerto molti segnali di debolezza, specie il cemento. Si raffreddano gli oil di riflesso alla caduta del prezzo del greggio che stamattina scambia sugli 84 dollari al barile. La Fiat tira il freno a mano dopo i dati sulle immatricolazioni dell’Eurozona. Il mercato ha ceduto il 16%, mentre è andata peggio per la casa torinese che ha visto contrarsi le immatricolazioni del 33%. La Fiat ha anche annunciato un finanziamento in pool per Fiat Industrial da circa 4 mld di euro, per finanziare le esigenze di cassa post scissione. Brilla Exor in un paniere avaro di segni positivi. Fra i migliori anche alcuni titoli difensivi come Campari ed Autogrill. Resta a galla la STM in scia ai risultati di Infineon, apparsi migliori delle attese.