Piazza Affari a metà seduta paga la debolezza del Nasdaq alla vigilia e la raffica di profit warning che stanno interessando le aziende tecnologiche. L’ultima in ordine di tempo è dell’americana Emc, attiva nella gestione dati (Vedi Wall Street: anche Emc lancia profit warning).
Ad affossare il comparto dei tecnologici e, in Italia, di STMicroelectronics (-4,51% a €35,15) in particolare, c’è anche la notizia che Deutsche Bank intende tagliare gli investimenti nel settore Internet del 60% quest’anno.
“Fino a quando il Nasdaq non si riprenderà, continueremo a pagare questa follia collettiva che da due anni lascia il mercato americano a briglia sciolta senza alcune regolamentazione”, dice a Wall Street Italia l’operatore di una Sim milanese che chiede di non essere citato.
Il Mibtel segna -1,15%, il Mib30 -1,07%, il Midex -1,18%, il Numtel -1,87%.
Tra i titoli che si stanno muovendo di più, in positivo o in negativo, c’è Hdp (-6,71% a €4,64). Dopo la smentita di Fiat e Pirellidi un’imminente offerta pubblica di acquisto sul titolo, questo ha preso a scendere.“E’ finita la speculazione su Hdp, si torna ai livelli prossimi al suo NAV, cioè Net Asset Value – dice a Wall Street Italia Antonio Federico, di Dresdner Kleinwort Wasserstein Albertini Sim –per quanto riguarda Hdp la battaglia fra gli Agnelli e Mediobanca è destinata a giocarsi negli studi degli avvocati”.
Questo principio è stato confermato nel corso della mattinata anche da Christian Merle, amministratore delegato di Banca IntesaBci, azionista di Hdp, il quale ha aggiunto di non aver chiesto di uscire dal patto, ma “solo di ridiscutere la corporate governance”.
Tra tutti i titoli che sono interessati alla battaglia in atto tra gli Agnelli e Mediobanca (-2,67% a €13,37), solo Montedison è in rialzo: il titolo segna +1,14% a €3,02. (Vedi Terremoto a Piazza Affari). Oggi Unicredito ha smentito l’ipotesi di una scalata a Mediobanca (Vedi Mediobanca/Fiat: Unicredito smentisce scalata)
In caduta figurano dunque: Edison (-0,03% a €11,56), Generali (-1,30% a €37,10), Fiat (-0,53% a €26,10).
Oggi l’amministratore delegato di Fiat, Paolo Cantarella, ha chiarto che non ci sono all’orizzonte nuovi azionisti in Italenergia, la società controllata e partecipata dai francesi di Edf che ha lanciato l’offerta ostile su Montedison. Oggi il vertice del gruppo torinese ha smentito le voci che indicano la possibilità di cedere il settore auto (Vedi Fiat-Montedison: Fresco, rimaniamo nelle auto)
Nel gioco dei nuovi schieramenti che vanno definendosi (Vedi Finanza italiana: il salotto buono non c’è più), tornano ad accendersi i riflettori su Marco Tronchetti Provera e la sua Pirelli (-0,27% a €3,33), che voci di mercato danno interessata a Olivetti o a Hdp.
Tronchetti Provera ha smentito di voler entrare in Bell, la finanziaria lussemburghese azionista di riferimento di Olivetti: “ci attribuiscono di tutto perche’ abbiamo una grande liquidità”, ha tagliato corto. (Vedi Olivetti: Pirelli smentisce interesse per Bell)
Dopo questa affermazione il titolo Olivetti ha iniziato a perdere quota. Ora passa di mano a -1,05% a €2,17.
Al di là delle speculazioni, il momento brutto dei telefonici si riverbera anche su Telecom Italia (-2,04% a €10,43) e su TIM (-2,38% a €5,94).
Seduta pesante per il risparmio gestito e in particolare per Fideuram (-3,21% a €11,9), che sconta le prese di beneficio dopo settimane di rialzi (Vedi Piazza Affari; Fideuram in profondo rosso).
In calo i media, con le perdite maggiori per L’Espresso, che lascia il 3,33% a €4,41.
Sul Nuovo Mercato Freedomland (+1,80% a €16,64) sale sulla speculazione di un interesse di Finmatica (+3,45% a €16,44) per la società di Internet-tv (Vedi Nuovo Mercato: Freedomland rimbalza a +4,19%).
Tiscali lascia sul terreno il 3,04% a €8,49.
La matricola Campari perde il 2,90% a €30,10 dopo un avvio moderatamente rialzista (Vedi Piazza Affari: Campari debutta in rialzo).