Olivetti è il titolo più scambiato del listino, con oltre 39 milioni di pezzi passati di mano finora. Il titolo sta guadagnando l’1,91% a €1,97.
Il titolo beneficia del momento di ripresa dei telefonici e di Telecom Italia in particolare. Ma c’è dell’altro.
Secondo alcune indiscrezioni, rilanciate peraltro dalla stampa italiana, sarebbe in atto un rastrellamento delle azioni. Le voci scommettono su Deutsche Bank, che potrebbe sottoscrivere una parte dell’aumento di capitale di Bell, la finanziaria lussemburghese che al momento possiede il 19,5% di Olivetti e che potrebbe arrivare al 22,5% se andasse in porto il conferimento di titoli Olivetti da parte di azionisti esterni.
Tra gli azionisti di Bell, poi, i soci bresciani che confluiscono in Hopa potrebbero aumentare la loro partecipazione dall’attuale 49% fino al 54-55%. In un’intervista a Il Giornale, Romano Marniga, amministratore delegato di Hopa, ha detto che se Bell è pronta a comprare circa il 3% di azioni Olivetti. Hopa è disposta a sostenere l’aumento.
“Può essere un tentativo di consolidare Bell anche per renderla meno esposta ad eventuali attacchi esterni”, dice a Wall Street Italia l’analista di una primaria Sim milanese che ipotizza un prossimo aumento di capitale di Bell.
“Il valore medio di carico della partecipazione di Bell in Olivetti dovrebbe aggirarsi intorno ai €2,5 – osserva l’analista – Olivetti adesso è sottovalutata, è una società contendibile e tra coloro i quali ne detengono il controllo potrebbe esserci chi pensa di cedere il pacchetto”.
La possibilità di cessione del pacchetto di controllo permetterebbe a un ipotetico compratore di “avere il controllo della società senza dover lanciare un’offerta pubblica di acquisto totalitaria; eventualità che invece comporterebbe il rischio – spiega l’analista – di un’opa a cascata con impegno finanziario molto forte”.
(Vedi Olivetti impigliata in una spirale negativa e sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina).
